Violenza su minorenne. Arrestato architetto

MILANO – Rintracciato e arrestato ieri un architetto milanese che nel 2015 aveva commesso una violenza sessuale su una 13enne. Gli agenti di Polizia del commissariato Quarto Oggiaro lo hanno raggiunto in un appartamento di San Donato Milanese. Maggiori dettagli saranno forniti alle 11 in Questura.

 L’architetto 42enne italiano è stato arrestato per violenze sessuali su una minore di 13 anni e atti osceni in luogo pubblico. Gli agenti di Polizia lo hanno bloccato ieri all’alba in un appartamento di San Donato Milanese in cui era in subaffitto per non lasciare traccia della sua presenza sul territorio. L’uomo infatti doveva scontare 9 anni di detenzione: la condanna definitiva risale a un mese fa ma l’architetto è stato rintracciato ieri dopo una serie di indagini. L’uomo, nel settembre del 2013, ha agganciato una 13enne presso la stazione di Cadorna, poi pedinandola e corteggiandola. La giovane ha detto di avere 15 anni e lui 25, inizialmente la vittima era titubante e aveva accennato ai propri genitori dell’insistenza dell’uomo, poi ha ceduto alle sue insistenze e i due hanno iniziato una relazione durata 7 mesi. Si trovavano a parco Sempione e a parco Solari, dove avevano anche rapporti sessuali consenzienti, lui le raccontava di volersi creare una famiglia e di lavorare presso un prestigioso studio di architettura.

Ad allertare la Polizia dando avvio alle indagini sono stati i genitori della giovane, insospettiti dall’atteggiamento della figlia e temendo una relazione con un uomo molto più grande di lei. L’uomo è stato rintracciato a seguito di indagini approfondite. Sulla sua carta di identità non risultava residente o domiciliato a Milano ma in Sicilia, sua regione di origine. Gli agenti del commissariato centro sono risaliti a lui incrociando i dati dei contributi versati e dei documenti dell’agenzia delle entrate. L’appartamento dove è stato raggiunto ieri, quando era ancora sotto le coperte, gli era stato subaffittato da un collega ignaro di tutto. L’architetto pagava 250 euro, il collega ha collaborato con la Polizia, una volta al corrente dei fatti, in modo che gli agenti potessero bloccarlo e arrestarlo. Non ha dichiarato nulla, non ha precedenti, risulta lavorare per uno studio di architettura, nel periodo in cui aveva la relazione con la allora 13enne non aveva una dimora fissa ma presumibilmente si faceva ospitare da vari conoscenti. 

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