L’Azerbaigian ha festeggiato la sua festa della Repubblica e i 25 anni di relazioni diplomatiche con l’Italia

ROMA-  Si è svolto il 24 maggio a Roma “Voci e Ritmi della Terra del Fuoco”, concerto di musica e danze nazionali dell’Azerbaigian, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, presso il Teatro Salone Margherita, in occasione della Festa Nazionale – Giorno della Repubblica e del XXV Anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica dell’Azerbaigian e la Repubblica Italiana.

La serata è stata aperta dai saluti dell’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia, S.E. Mammad Ahmadzada, che ha ricordato l’importanza duplice dei festeggiamenti della serata: il Giorno della Repubblica dell’Azerbaigian, che ricorre il 28 maggio, e la storica amicizia con l’Italia. Il 28 maggio 1918 nasceva infatti la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, come primo esempio di Stato laico e democratico nell’Oriente musulmano. Sopravvisse 23 mesi, fino all’occupazione, il 28 aprile 1920, da parte dell’armata bolscevica, ma furono mesi sufficienti a gettare quelle basi che sarebbero poi state riprese alla riconquista dell’indipendenza, nel 1991: diritto di voto per le donne azerbaigiane, parlamento pluripartitico, e altre iniziative a testimonianza del carattere democratico dello Stato. Negli ultimi 25 anni le relazioni con l’Italia hanno raggiunto il livello di partenariato strategico, ha ricordato l’Ambasciatore, e le relazioni sono ottime in ogni settore.

A seguire ha preso la parola la vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta, che ha evidenziato i rapporti in crescita tra Italia ed Azerbaigian ad ogni livello, tra cui quello culturale, sottolineando come “lo scambio culturale e la conoscenza di un paese e di un popolo sia il modo più profondo e vero per avvicinarsi”. Non è mancato un riferimento all’importante progetto TAP, che rafforzerà ancora i rapporti economici tra i due Paesi.

Parole di profonda amicizia sono giunte anche dal Senatore Sergio Divina, che ha sottolineato il grande e rapido sviluppo dell’Azerbaigian, di cui ha evidenziato il carattere laico e multiculturale e l’impegno nella soluzione del conflitto del Nagorno Karabakh. Dopo gli inni nazionali di Azerbaigian ed Italia si è dato il via al concerto, in cui si è esibita l’Ensemble Statale Azerbaigiana di Danza e Musica Fikret Amirov, istituita dal fondatore della musica classica azerbaigiana Uzeyir Hajibayli nel 1936, nell’ambito della Filarmonica Statale dell’Azerbaigian. L’Ensemble ha raggiunto il successo in Azerbaigian e in molti altri paesi e dopo circa 80 anni, prosegue con successo la sua vita creativa portando nel mondo le sue opere. Sul palco si sono alternati ballerini e solisti, che in abiti tradizionali ed accompagnati da strumenti della tradizione musicale azerbaigiana come il tar, il kamancha, il saz, il gopuz, il rubab etc., hanno incantato il pubblico con  “i suoni e i ritmi della Terra del Fuoco”. Non è mancato il Mugham, genere musicale tradizionale azerbaigiano che risale al IX-X secolo, conosciuto in tutto il mondo, che nel 2003 è stato dichiarato patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’UNESCO.

Al termine dello spettacolo il numerosissimo pubblico, composto da esponenti del mondo della politica, dell’economia, della cultura, dell’arte, del mondo accademico e dai molti amici del Paese, si è intrattenuto in un ricevimento.

Condividi sui social

Articoli correlati