Caldo. Al Sud è emergenza

ROMA  – In Calabria nel crotonese rischia di non esserci piu’ acqua sufficiente negli invasi silani per poter garantire l’irrigazione utile ad avviare le coltivazioni invernali di ortaggi ma e’ gia’ in sofferenza l’olivicoltura regionale mentre in Campania e’ stato chiesto il riconoscimento dello stato di calamita’ per la siccita’ che ha colpito il territorio che sta provocando notevoli danni alla produzione agricola regionale, che hanno superato la soglia del 30%.

In Basilicata anche se i livelli degli invasi si stanno progressivamente si cerca di garantire le erogazioni idriche ai settori produttivi dell’agroalimentare lucano. In Sardegna l’assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40% e gli agricoltori della Coldiretti sono scesi in strada con i trattori mentre in Sicilia la siccita’ e’ una realta’ concreta con gli invasi a secco e la necessita’ di anticipare l’inizio della stagione irrigua negli agrumeti. Con il prolungarsi dell’assenza di pioggia al sud l’allarme siccita’ si e’ ormai esteso ad oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutta la Penisola con danni alle campagne che nel 2017 hanno superato a livello nazionale il miliardo di euro, tra crisi idrica e maltempo. Le precipitazioni al Centro Nord infatti non hanno dato sollievo perche’ l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni con frane e smottamenti. Di fronte alla tropicalizzazione del clima servono opere strutturali per raccogliere l’acqua nei momenti piu’ piovosi creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua ma occorrono anche interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque. Gli agricoltori italiani sono gia’ impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti non deve essere dimenticato che l’acqua e’ essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali e’ a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitivita’ dell’intero settore alimentare, conclude la Coldiretti. 

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