Paderno Dugnano. 4 su 7 ustionati gravissimi

MILANO – 4 vittime dell’esplosione di giovedì scorso alla Eureco di Paderno Dugnano, rimangono in gravi condizioni. Leonard Shepu, 37 anni lotta per la vita ed è in coma farmacologico e in ventilazione assistita.

E’ stato sottoposto ad intervento chirurgico di “escarectomia”, cioè l’esportazione della pelle morta ustionata nell’incendio, e poi procederanno con il trapianto la cute prelevata du un donatore. Le ustioni, purtroppo coinvolgono il 90% del corpo dell’uomo e le condizioni rimangono sempre molto gravi anche se l’intervento è riuscito perfettamente. Anche Salvatore Catalano, 52 anniche il 20 di questo mese doveva sposare la compagna con cui ha una figlia è in terapia intensiva. L’85% della superficie del suo corpo è ustionata. Anche lui in coma farmacologico e sottoposto a ventilazione assistita. Le condizioni rimangono gravi anche a causa di un’insufficienza “multiorgano” cioè che coinvolge il mal funzionamento di più organi, tipica dello shock da ustione. Anche lui è in attesa di intervento che al momento non è ritenuto possibili.

Sergio Scapolan, 63 anni, ricoverato a Genova, impossibile programmare interventi, le sue condizioni sono davvero precarie. È appeso ad un filo, e purtroppo peggiora ogni ora. La sua famiglia non lo lascia un attimo. Harun Zekiri è ancora al Centro Grandi Ustionati di Torino ed è gravissimo. Qualche notizia positiva invece per Kasem Xhani e Erjon Nezha che da ieri respirano autonomamente. Kasem, 21 anni, è uscito dalla prognosi riservata, e ha accennato un sorriso, Anche pre lui è programmato un intervento di chirurgia riparativa. Anche Erjon respira da solo, è lucido, si sta stabilizzando, però la prognosi rimane riservata. Il presidente del consiglio della Regione Lombardia, Davide Boni, Lega Nord, ieri ha proposto: “La quotidianità che accompagna il nostro impegno non è fatta solo di politica ma si occupa anche di tragedie che colpiscono le famiglie. Non vogliamo fare polemiche, aprendo dibattiti sul perché accadono questi avvenimenti, desideriamo mantenere un rispettoso silenzio nei confronti di persone che soffrono”. Mentre lo diceva stava calcando la sua politica.
Come dire: “non importa chi è responsabilità, applichiamo un sano silenzio  e non parliamone più”.

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