Mafia. Un network a protezione del ricercato numero uno: Matteo Messina Denaro

PALERMO – C’è una rete ben strutturata messa in piedi da Cosa Nostra per proteggere e comunicare con Matteo Messina Denaro, soprannominato Diabolik, uno dei più spietati criminali della mafia.

E’ quanto emerge dalla relazione della Direzione Antimafia di Palermo, in cui trapelano le regole ferree usate dal boss malavitoso per comunicare con l’esterno, attraverso un nutrito gruppo di soggetti, alcuni dei quali fino a tempi recenti del tutto sconosciuti agli inquirenti perche’ abilmente mimetizzati nel tessuto sociale, ma comunque legati al ricercato.
Matteo Messina latita dal 1993, anno in cui fu accusato per associazione di stampo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiale esplosivo, furto ed altro. Nel maggio del 2002 è stato definitivamente condannato all’ergastolo. Messiìna,  che oggi ha 49 anni, sarebbe stato visto in Spagna nel 1994 in una clinica oftalmica. L’Fbi lo considera il quinto criminale più pericoloso e più ricco al mondo. I suoi capitali sono riconducibili al commercio mondiale della droga e al traffico d’armi.

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