Nave Costa. Si aggrava la posizione del comandante. Era lui alla guida della nave

ROMA – Si aggrava la posizione di Francesco Schettino, il comandante della nave crociera Concordia della compagnia Costa naufragata vicino all’isola del Giglio.

Sono le parole del procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio a confermare la responsabilità di Schettino: “L’idea che ci siamo fatti nell’immediatezza del fatto sta trovando conferme dalle prime indagini delle forze dell’ordine e delle autorità marittime”, ha detto il magistrato.
E poi: “Dalle prime indagini troviamo conferme che il comandante, al momento dell’impatto con lo scoglio, era in plancia e che quindi era lui alla guida della nave.  È stato appurato anche che  ha lasciato la nave mentre ancora c’erano tante persone da soccorrere”.
Quest’ultimo particolare sarebbe il risultato  delle numerose testimonianze raccolte con l’aiuto della guardia costiera, dei carabinieri, della guardia di finanza e delle altre forze di polizia. “Centinaia di persone dell’equipaggio – come ha spiegato il procuratore –  sono ancora a disposizione degli inquirenti in una fattoria e in alberghi della provincia dove, via via, vengono contattati dagli investigatori per conoscere la loro versione dei fatti”.

Nel frattempo la Capitaneria di porto di Livorno ha emanato un’ordinanza di divieto di navigazione nelle vicinanze del punto in cui è affondata la nave Costa Concordia. Ancora non si conoscono i dettagli dei divieti.

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