La madre di Federico Aldrovandi sotto processo per aver diffamato Pm

FERRARA  – Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo 18enne morto il 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia, dovrà comparire il primo marzo in Tribunale a Mantova per rispondere del reato di diffamazione nei confronti della pm Mariaemanuela Guerra, prima titolare delle indagini.

I fatti si riconducono alla vicenda del figlio. Assieme alla donna sono imputati  anche i giornalisti della Nuova Ferrara che riportarono le sue critiche alle indagini: il direttore Paolo Boldrini, Daniele Predieri e Marco Zavagli. Quest’ultimo, tra l’altro, estraneo perchè non è l’autore di uno degli articoli contestati, scritto in realtà dalla giornalista Alessandra Mura Il nome di Zavagli compare però nei capi di imputazione (tre contestati) per quello che la difesa considera un errore giudiziario già fatto notare (inutilmente) in sede di udienza preliminare. La pm Mariaemanuela Guerra era di turno la mattina della morte di Federico Aldrovandi (non si recò sul luogo della morte), lasciò poi l’inchiesta per motivi ‘personali e familiarì e fu sostituita dal pm Nicola Proto che ha condotto l’indagine portando a processo quattro agenti, condannati in primo e secondo grado alla pena di 3 anni e 6 mesi per omicidio colposo nell’eccesso colposo delle proprie funzioni.

Gli imputati, secondo i capi d’accusa, avrebbero offeso la reputazione professionale e personale della pm Guerra e per questi motivi si è costituita parte civile, solo nei confronti del quotidiano La Nuova Ferrara chiedendo almeno 300mila euro di danni. Somma che si aggiunge alla richiesta di un altro milione e mezzo di danni nel processo civile in calendario il 21 marzo davanti al Tribunale di Ancona. Il processo si svolge a Mantova perchè la Nuova Ferrara si stampa in quella città.

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