Caso marò. La corte suprema rinvia ricorso a luglio

ROMA – Nuovo rinvio sul caso dei due marò. La Corte Suprema di Nuova Delhi, infatti, ha deciso oggi di rinviare a dopo il primo luglio, dopo la riapertura per le vacanza estive, tutti i casi pendenti, compreso quello di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che avevano presentato un ricorso contro la polizia investigativa Nia. Lo hanno confermato all”Adnkronos fonti dell”ambasciata italiana a  Nuova Delhi, precisando che la Corte sospenderà tutte le udienze a  partire dal 15 maggio.

La notizia ha sollevato ulkteriormente le polemiche. “A meno che non ci sia un accordo per evitare una sentenza sfavorevole in piena campagna elettorale (e saremmo davvero di fronte ad un tradimento), il nuovo rinvio da parte della Corte Suprema indiana della discussione del ricorso dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, contro la polizia investigativa Nia è l’ennesimo schiaffo in faccia all’Italia”. Lo afferma Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. “Quando il Governo deciderà di intervenire per mettere la parola fine a questa vergogna che dura da più di tre anni? Sono questi – dice ancora Cirielli – i frutti delle strategie del premier Renzi? Basta umiliazioni”.  

A Cirielli fanno eco le parole della deputata pugliese Elvira Savino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Politiche della Ue a Montecitorio. ”La Corte suprema indiana ha deciso di rinviare a dopo le vacanze estive indiane il caso riguardante i nostri fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Se ne riparlerà a luglio. Se non fosse una tragedia, sarebbe una farsa. E’ l’ennesima umiliazione per l’Italia che con il Governo Renzi non ha alcuna considerazione in ambito internazionale. Così – aggiunge la deputata forzista – come nulla è riuscita a fare l’Alto rappresentante per la politica estera della Ue Mogherini. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai due marò e alle loro famiglie per la sconfortante situazione in cui li hanno messi prima Monti, poi Letta e adesso Renzi. Lo dico e lo ripeto: dalla fine del Governo Berlusconi, l’ultimo eletto democraticamente dagli italiani, l’Italia non ha più una politica estera ma è in balìa delle onde”. 

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