Immigrazione. Secondo sbarco a Taranto in 24 ore, arrivano 363 migranti

TARANTO – Secondo sbarco in 24 ore di migranti a Taranto. E’ in arrivo nel porto mercantile, per attraccare al molo San Cataldo, la nave Aviere della Marina Militare.

A bordo ci sono 363 persone recuperate due giorni da alcuni gommoni alla deriva da un’altra nave della Marina impegnata nel dispositivo di soccorso, la Mimbelli. Da quest’ultima sono poi stati trasferiti sulla nave Aviere che ora e’ in arrivo a Taranto. Ieri, invece, nella citta’ pugliese e’ arrivata nella tarda mattinata la nave Phoenix che ha trasportato 415 migranti recuperati nelle acque del Mediterraneo sempre nell’ambito del dispositivo di soccorso in atto ormai da diversi mesi. In gran parte uomini i 415, ma anche 39 donne, 15 minori accompagnati e 22 non accompagnati. I Paesi di provenienza sono Togo, Tunisia, Marocco, Siria, Nigeria, Pakistan, Iraq, Ghana, Etiopia, Eritrea, Mali, Sudan e Palestina.

Il giorno prima dell’arrivo della Phoenix si e’ svolta nella Prefettura di Taranto una riunione di coordinamento tra le varie realta’ impiegate nella macchina dell’accoglienza e dei soccorsi. E anche oggi con l’attracco della nave Aviere, ripetendo anche oggi uno schema ormai collaudato, il Comune di Taranto fornira’ ai migranti la prima assistenza, tra acqua, viveri e indumenti – scarpe e magliette – mentre a cura di Asl, 118 e Croce Rossa saranno i controlli sanitari e le visite mediche. Dei 415 giunti ieri, solo una piccola parte e’ rimasta brevemente a Taranto, gli altri migranti, invece, somonstati subito smistati nelle altre province della Puglia e in strutture di Campania e Toscana. Nelle ultime settimane a Taranto lo sbarco di migranti si e’ intensificato con quasi un arrivo a settimana ma con numeri relativamente contenuti, nell’ordine di 500-600 a nave. L’anno scorso, invece, sono arrivate anche navi con mille e piu’ migranti, che hanno reso piu’ impegnativa la loro gestione da parte della macchina organizzativa. In totale l’anno scorso sono giunti a Taranto oltre 10mila migranti, destinati o all’accoglienza temporanea in strutture allestite tra il capoluogo e la provincia oppure al transito verso altre localita’.

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