Fisco: sette arresti a Como per frode transnazionale, sequestri per 63 milioni

MILANO – I militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Como stanno eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di una frode fiscale transnazionale.

Nell’ inchiesta della Procura comasca hanno anche sequestrato beni mobili ed immobili per 63 milioni di euro. Secondo le indagini, i sette sono i promotori e organizzatori di un’associazione a delinquere transnazionale dedita a reati di natura fiscale con il sistema della cosiddetta “frode carosello”, basata su prestanome in operazioni commerciali e sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Nella frode sono state coinvolte imprese sia nazionali sia estere (in particolare di diritto americano – con rappresentanza in Italia – e di diritto slovacco). Nella vicenda avrebbe avuto un ruolo particolare un commercialista di Como che, nella sua qualità di consulente delle due principali “cartiere”, le aziende create per le operazioni inesistenti, ha messo a disposizione il proprio studio per la fatturazione e per la gestione dei prelievi di dena

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