Attentati a Bruxelles, forse italiana tra le vittime. Si teme per Patricia Rizzo

BRUXELLES – Si teme per Patricia Rizzo, la funzionaria Ue di 48 anni, che si trovava a Bruxelles e risulta essere dispersa da martedì mattina. Patricia, come faceva ogni giorno, era in metrò il giorno dell’attentato.

La famiglia si è subito mobilitata lanciando un appello su facebook ed ora si trova all’ospedale militare Konigin Astrid per l’eventuale riconoscimento, anche se a detta delle condizioni dei cadaveri ci vorrà del tempo per dare un’identità alle vittime.

Nel frattempo arriva l’ufficialità sulle vittime

Sono 31 i morti degli attentati di Bruxelles, fra cui l’italiana, e 270 i feriti; ma il bilancio potrebbe aggravaersi nei prossimi giorni. Lo ha detto il procuratore federale del Belgio, Frederic van Leeuw, tirando il bilancio delle indagini in conferenza stampa. E’ sempre in fuga Najim Laachraoui, nonostante. L’uomo, belga, 25 anni, è sospettato di essere il terzo attentatore all’aeroporto Zaventem di Bruxelles: forse il suo detonatore non ha funzionato. E’ considerato l’artificiere degli attentati di Parigi. Nella foto, sarebbe l’uomo a destra con il cappello nero.Van Leeuw ha confermato l’identificazione di due dei kamikaze, i fratelli Khalid e Ibrahim al Bakraoui, anche loro nati a Bruxelles, ricercati in collegamento alle stragi di Parigi. Ibrahim, l’uomo al centro nella foto con un guanto nero, è morto all’aeroporto Zaventem, Khalid si è fatto saltare in aria nella metropolitana alla stazione di Maalbeek.Ma Frederic Van Leeuw ha anche annunciato il ritrovamento di una sorta di lettera-testamento di Ibrahim al Bakroui. Si tratta di un documento in un computer trovato in un cassonetto. Destinatario ignoto. Al Bakroui scriveva ‘sono di corsa, non so cosa fare, braccato, non sono più al sicuro’; se aspetto troppo rischio di finire in una cella accanto alla tua.’

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