Mafia. Tentarono di uccidere migrante, nuovo arresto a Palermo

PALERMO  – E’ accusato di avere tentato di uccidere, insieme al fratello, un gambiano 21enne che non si era piegato alle prepotenze di un gruppo criminale emergente a Ballaro’.

La Polizia di Stato ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Palermo Fernando Sestito, su richiesta del sostituto procuratore Vittorio Coppola, a carico di Giuseppe Rubino, 44 anni, detenuto al Pagliarelli per altra causa, per avere concorso con il fratello Emanuele al tentato omicidio di Yusupha Susso. Lo scorso 2 aprile, era stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dagli agenti della Squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti, Emanuele Rubino, 28 anni, per avere tentato di uccidere il migrante, ben integrato in citta’ e impegnato in progetti di legalita’: arma in pugno aveva percorso l’affollata via Maqueda, per poi esplodere un colpo di piccolo calibro alla testa di Yusupha, a seguito di una lite fra tre giovani del Gambia e alcuni soggetti del quartiere Ballaro’. Le responsabilita’ del fermato erano emerse grazie all’acquisizione di alcune registrazioni di sistemi di videosorveglianza, posizionati lungo la via Maqueda, nonche’ dalle sommarie informazioni rese agli investigatori della Mobile dai due connazionali che si trovavano in compagnia della vittima.

Il fermo era stato convalidato dal Gip che, contestualmente aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini della Squadra mobile sono proseguite fino a identificare l’altro uomo, individuato grazie all’analisi approfondita delle video registrazioni: Giuseppe Rubino avrebbe inseguito la vittima insieme a Emanuele, trattenendola per un braccio fino a quanto il fratello ha sparato. In questa direzione anche le dichiarazioni di alcuni testimoni, tra cui lo stesso Susso, che nel frattempo aveva ripreso coscienza. Giuseppe Rubino, peraltro, e’ stato coinvolto nell’operazione “Maqueda” che il 23 maggio aveva sgominato un’organizzazione che taglieggiava i commercianti stranieri di Ballaro’ che denunciarono i loro aguzzini.

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