Terrorismo. Sappe, politica per combattere i terroristi assente dai carceri

ROMA –  – Il segretario nazionale del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, Federico Pilagatti, giudica “cieca la politica posta in essere per combattere i terroristi all’interno del nostro territorio: misure straordinarie, spiegamento di forze e risorse per assicurare legittimamente e correttamente l”ordine e la sicurezza dei cittadini, mentre dal fronte del carcere nulla, se non provvedimenti di allerta impossibili da rispettare”.

Pilagatti sottolinea “le gravi carenze di organico di poliziotti penitenziari, che dovrebbero controllare decine di migliaia di queste persone di fede islamica, senza dimenticare che esistono anche la mafia, la camorra, la ”ndrangheta, con i loro rappresentanti chiusi nelle patrie galere”. Per il segretario del Sappe, “mettere in campo misure straordinarie per le carceri che portano a spendere risorse ingenti non è politicamente corretto poiché il ritorno mediatico ed elettorale è minimo, ma si ritiene che sia necessario in quanto come dicono tutti, il carcere potrebbe essere l”avamposto per le affiliazioni alla guerra santa con tutte le conseguenze negative del caso”.

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