Corona torna in carcere. In Austria nascondeva un tesoretto milionario

MILANO  – Dopo soli 5 mesi  di affidamento in prova ai servizi sociali Fabrizio Corona torna in carcere

Oltre a lui, arrestato dalla Polizia mentre stava a casa della madre, è finita in manette anche  la collaboratrice Francesca Persi, titolare dell’Atena Srl, la società  di Corona finita in liquidazione. Ed è proprio a casa della Persi che sono stati trovati dagli inquirenti 1,7 milioni di euro nascosti in un controsoffitto. Denaro percepito dal paparazzo in nero. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta oggi per l’ex re dei paparazzi e per la sua collaboratrice Francesca Persi, il giudice parla della perquisizione scattata negli uffici di Atena il 7 settembre scorso. Quel giorno, scrive, “non solo il Corona era presente, e non solo si dichiarava responsabile di tutti i collaboratori, ma aveva in uso una stanza ed una scrivania ove è stata rinvenuta copiosa documentazione manoscritta riguardante la contabilità e tutti i contratti in essere della società Atena per diversi milioni di euro”. 

All’interno di Atena, Corona si era “ritagliato un contratto di collaborazione che faceva figurare introiti per poche migliaia di euro all’anno”. In realtà era lui il titolare e gestore della società che è stata fittiziamente “intestata ai suoi familiari e formalmente gestita da una sua amica/collaboratrice, in totale spregio delle pene accessorie dell’inabilitazione all’esercizio di impresa commerciale e della incapacità di esercitare uffici direttivi” legate alla condanna per bancarotta per il crac della sua ex società La Fenice. Circostanza confermata dalla stessa Persi: durante un faccia a faccia con gli inquirenti, la donna ha riferito che Atena era “gestita direttamente da Corona” ammettendo che gli 1,7 milioni di euro nascosti nel controsoffitto del suo appartamento erano “il cosiddetto nero derivante dalla società Atena”. 

E non è tutto. Nel conto di una banca austriaca, sempre riconducibile a Corona, gli inquirenti, da quanto riporterebbe l’ordinanza di custodia cautelare, avrebbero trovato oltre un milione di euro, depositato nei mesi scorsi. A portare i soldi oltre il confine sarebbe stata sempre la Persi.  

Corona era stato scarcerato il 18 giugno 2015 dopo 2 anni e mezzo di detenzione e dopo un breve periodo trascorso in affidamento alla comunità Exodus di don Antonio Mazzi era potuto tornare a vivere nella sua casa a Milano, perché aveva ottenuto l’affidamento in prova “sul territorio”. L’ex paparazzo aveva ripreso anche la sua attività di pr e le serate in locali e discoteche di mezza Italia. Questa mattina il giudice di Sorveglianza Giovanna Di Rosa ha anche sospeso l’affidamento in prova perchè l’ex re dei paparazzi lo scorso maggio, mentre si trovava a Capri, si è fatto fotografare in barca con la sua nuova fiamma Silvia. E quegli scatti roventi erano finiti sui giornali di gossip. Della vicenda Corona e i suoi legali avrebbero dovuto discutere il prossimo 8 novembre. Nei giorni scorsi, invece, il gip Ambrogio Moccia aveva ricalcolato in 5 anni e un mese di carcere il cumulo delle condanne già diventate definitive, inflitte all’ex re dei paparazzi, evitandogli – anche se solo per qualche giorno – il rientro in carcere. Ma ora le cose cambiano e Corona rischia l’ennesima condanna.

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