Un patto da 308milioni per riqualificare Napoli. A Scampia vele abbattute

NAPOLI – La riqualificazione di Napoli Est, l’abbattimento di tre delle Vele d Scampia, la metropolitana, la sicurezza degli edifici pubblici e privati. Sono alcuni dei punti fondamentali del patto per Napoli che porta nel capoluogo partenopeo 308 milioni di euro provenienti dalle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la coesione 2014-2020. 

Ecco quali sono i principali interventi

INFRASTRUTTURE. Gli interventi, finanziati dal Patto per Napoli complessivamente con 181.880 milioni di euro che si vanno ad aggiungere a quelli già assegnati per un totale di 339.880 milioni di euro, hanno l’obiettivo di migliorare la mobilità urbana ed extraurbana. Per la linea 1 della metropolitana ci sono 42,48 milioni per la tratta Capodichino-Di Vittorio; 20 milioni per 12 elettrotreni; 10 milioni per l’ampliamento del deposito e dell’officina di Piscinola; 6,9 milioni per la seconda uscita della stazione Materdei. Per il completamento della linea 6 della metropolitana vanno 22,5 milioni per la tratta Mergellina Municipio e 10 milioni per quella Mostra-Arsenale, con la progettazione del deposito di via Campagna. Al tram veloce o Brt vanno 40 milioni, in parte utilizzati anche per la sistemazione delle aree verdi: questi due interventi ricadono nel progetto di riqualificazione Napoli Est 2.0. Altri obiettivi sono il recupero di edifici di archeologia industriale (cui erano già stati assegnati 20 milioni) e il completamento della nuova facoltà di Medicina e Chirurgia a cambia (già assegnati 31 milioni). Sotto la voce infrastrutture rientra anche un ‘bonus’ di 30 milioni che si vanno ad aggiungere alle risorse già stanziate dal piano periferie per il territorio di Scampia e che serviranno all’abbattimento delle vele A,C,D, mentre la B per trasformata in una struttura di pubblica utilità.

AMBIENTE E TERRITORIO. Questo capitolo è finanziato con ulteriori 90 milioni di euro che si vanno ad aggiungere alle altre risorse già assegnate per un totale di 248.015.906,90 euro. In questa voce rientrano gli interventi per il depuratore di Napoli Est (89 milioni di euro), la bonifica dell’area (60 milioni), ma anche l’ottimizzazione dei servizi di igiene e racconta differenziata nel centro storico Unesco (5 milioni), la riqualificazioni delle scale storiche che collegano la collina e il mare della città (10 milioni), e la riqualificazione con l’adeguamento sismico di edifici pubblici e scolastici (75 milioni di euro, più 9 milioni già assegnati).

SVILUPPO ECONOMICO. A quest’area corrispondono 20 milioni destinati al Progetto Sirena, votato al recupero e alla messa in sicurezza degli edifici storici del centro cittadino.

VALORIZZAZIONE CULTURALE. Tredici milioni i fondi del patto per Napoli destinati alle opere di consolidamento e collaudo statico del Real Albergo dei Poveri (cinque milioni di euro) e la progettazione del parco archeologico di piazza Municipio (8 milioni).

RAFFORZAMENTO DELLA PA. A questa voce, in cui ricadono le azioni finalizzate al miglioramento della capacità amministrativa della città metropolitana, sono destinati dal Patto 3,12 milioni di euro, che si aggiungono ai 5,6 già assegnati per un totale di 8,72 milioni di euro.

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