Siria, italiano in ostaggio lancia appello: Governo mi aiuti. IL VIDEO

ROMA – Un altro italiano rapito in zone ‘calde’ del mondo, un altro nostro connazionale nelle mani di una banda criminale misteriosa.

Sergio Zanotti, 56enne originario di Marone nel Bresciano, è stato rapito in Siria sette mesi fa e ora sarebbe ostaggio di un gruppo armato non ancora identificato. Su YouTube proprio oggi è circolato un video in cui l’uomo, vestito con una tunica bianca e una lunga barba, parlando in italiano, con alle spalle un uomo armato vestito di nero, lancia un appello al governo italiano. 

“Mi chiamo Sergio Zanotti, sono da sette mesi prigioniero in Siria. Prego il governo italiano di intervenire nei miei confronti, prima di una mia eventuale esecuzione”, sono le sue parole con un cartello con una data, apparentemente il 15 novembre 2016. La sua scomparsa sarebbe stata denunciata dalla ex moglie, con la quale aveva avuto gli ultimi contatti ad aprile. In merito al video-appello di Zanotti fonti dell’unità di crisi della Farnesina fanno sapere che “le autorità italiane sono a conoscenza del video da alcuni giorni e stanno seguendo il caso”. Sempre l’unità di crisi ha spiegato di essere in “stretto contatto con i familiari, l’ex moglie e tre figlie, e con le altre articolazioni competenti dello Stato italiano”. Sul caso rimane un alone di mistero, soprattuto per le ragioni della partenza di Zanotti in Siria. A LaPresse Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, ha parlato così della vicenda: “Che il filmato fosse stato distribuito online, nei nostri ambienti, era noto già da diversi giorni. Ho chiesto urgentemente una nota del Dis per avere un riscontro ufficiale che ponga un sigillo di autenticità. Quando ci sarà la certezza della veridicità delle immagini, potremo dire di più”.   

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