Truffe: terremoto al Consorzio autostrade siciliane, 12 misure cautelari

MESSINA – Blitz della Direzione investigativa antimafia di Messina al Consorzio per le autostrade siciliane, insieme al Centro operativo di Catania.

Al termine di una complessa attivita’ investigativa e’ scattata in carie province l’operazione “Tekno”, con l’esecuzione di misure cautelari personali interdittive e reali, emesse dal Gip di Messina, nei confronti di dodici persone tra dirigenti e dipendenti del Cas. Al centro anche una serie di incentivi progettuali, premi di produzione illegittimi, e fondi pubblici ‘dirottati’. Tra le accuse contestate, abuso d’ufficio, truffa e falso. Una cinquantina gli indagati. Maggiori dettagli alle 10.30 alla Dia di Messina, alla presenza del procuratore Vincenzo Barbaro, dell’aggiunto Sebastiano Ardita, e del sostituto Stefania La Rosa. 

Confconsumatori si costituira’ parte civile nell’eventuale processo penale che scaturira’ dall’operazione della Dia di Messina e Catania che ha sospeso 12 tra dirigenti e dipendenti del Consorzio per le Autostrade siciliane (Cas) accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e truffa ed assistera’ gli automobilisti che vorranno farlo “per essere risarciti di tutti i danni subiti in questi anni”. Lo afferma l’associazione in una nota nella quale sottolinea come l’operazione abbia confermato “come in questi anni i diritti degli utenti che percorrono l’autostrada A18 Messina-Catania siano stati sistematicamente calpestati”. “Mentre la tratta autostradale veniva lasciata in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza rappresentando un pericolo per l’incolumita’ degli automobilisti e per l’integrita’ dei relativi mezzi – scrive Confconsumatori – gli odierni indagati erano in tutt’altre faccende affaccendati”. 

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