Milano 90. Da 7 mesi senza stipendio, ma Roma Capitale non si muove

ROMA – Sono giunti ormai al settimo mese senza percepire lo stipendio i lavoratori della società Milano 90 S.r.l. , in servizio presso gli immobili siti in Largo L. Loria e in Via delle Vergini.

Immobili affittati dal costruttore romano Sergio Scarpellini, presidente della Milano 90, agli uffici di Roma Capitale.

E proprio il coinvolgimento delle istituzioni (Milano 90 affitta stabili anche alla Camera dei Deputati e al Tar del Lazio) rende ancora più paradossale e incresciosa la situazione di questi lavoratori e queste lavoratrici: parliamo nello specifico di circa 100 persone in servizio in queste sedi.

Dunque è da ottobre 2014 che i lavoratori di Milano 90 non percepiscono più la retribuzione: infatti in seguito al blocco dei conti correnti della società di Scarpellini, reo di un omesso pagamento dell’IVA di circa 10 milioni di euro, da parte del Gip Donatella Pavone del Tribunale di Roma, la società Milano 90 non è stata più in grado di pagare gli stipendi ai suoi dipendenti.

Dipendenti sui quali, oltretutto, grava una procedura di mobilità (cioè licenziamento collettivo) per 426 unità (su circa 470 dipendenti) che il 29 aprile prossimo potrebbe trovare la sua triste conclusione.

In questa nostra Italia dove la certezza del diritto è un’utopia e il mondo del lavoro ormai una giungla senza regole, non sorprende l’atteggiamento di un imprenditore milionario che ha pensato, in questa drammatica situazione, a tutelare i suoi interessi economici sulla pelle di centinaia di famiglie. Quello che lascia sconcertati è l’atteggiamento di Roma Capitale, direttamente coinvolta nella situazione in quanto committente della Milano 90 per l’affitto degli stabili di Largo Loria e via delle Vergini e dei servizi (portineria, pulizie, informazioni e accoglienza ai piani) che vengono svolti negli immobili in questione. Mentre per esempio la Camera dei Deputati già a dicembre 2014 si era attivata per farsi carico, in quanto committente, delle retribuzioni dei lavoratori in servizio presso gli stabili a loro affittati (i famosi palazzi Marini), Roma Capitale ha finora tergiversato e rimandato ogni azione concreta sul pagamento degli stipendi dei lavoratori di Milano 90.

Lavoratori e lavoratrici che, è bene ricordarlo, hanno continuato comunque a svolgere le loro mansioni, seppure in misura ridotta come forma di protesta per i mancati pagamenti degli stipendi.

Fra mozioni presentate in Consiglio Comunale, grazie soprattutto all’impegno della Consigliera e Presidente della Commissione delle Elette Daniela Tiburzi, richiesta di pareri all’Avvocatura di Roma Capitale e tentativi di dialogo con il Dipartimento Patrimonio, si è arrivati alla fine di aprile 2015 senza avere avuto ancora una soluzione concreta.

Pare ormai certo che gli uffici e le commissioni di Roma Capitale ubicati a Largo Loria verranno trasferiti a breve, probabilmente in via del Tritone.

Quale sarà la sorte dei lavoratori e delle lavoratrici di Milano 90 non ci è dato saperlo ad oggi: come i protagonisti dell’opera di Beckett aspettano le loro giuste e sacrosante retribuzioni come un Godot…

 

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