Mamma Rai, elogio alla criminalità dei Casamonica

ROMA – Dopo la puntata di ieri sera a Porta a Porta possiamo affermare con assoluta certezza che l’Italia è un Paese che calza a pennello per banditi e malfattori.

E se poi hai anche un aiutino mediatico puoi pure trasformare la realtà e ripulire la tua immagine poco raccomandabile. Ieri il teatrino di Bruno Vespa è riuscito alla perfezione nel suo intento, dedicando una puntata a una delle famiglie romane pià temute, note per la loro spiccata tendenza alla criminalità con 117 arresti all’attivo per riciclaggio, spaccio e connivenze varie tra cui camorra, ‘ndrangheta e mafia capitale. Insomma un vero e proprio elogio all’illegalità, un’apologia al defunto Vittorio Casamonica,indegna per una rete televisiva che dovrebbe offrire un servizio pubblico. E’ vero che mamma Rai non sempre si è distinta su questa doverosa peculiarità, specie negli tultimi anni, ma questo episodio supera davvero ogni limite alla tolleranza. Un’offesa agli onesti, alle donne e agli uomini che ogni giorno lottano contro la criminalità, a chi ha pagato con la vita e chi paga un canone e spera di allargare la conoscenza invece che ritorvarsi dei commedianti pagati per aumentare gli ascolti. E non è tutto. Ieri un’altra succosa notizia ha sollevato non poca indignazione, ovvero l’assunzione grazie alla riforma della Buona Scuola di Giovanni Scattone, l’uomo che – come stabilito dalla Cassazione – nel 1997 uccise la studentessa 19enne Marta Russo. Lui si difende e chiede di silenziare le polemiche. Resta incomprensibile e paradossale che un uomo che si è macchiato di un delitto orribile possa salire su una cattedra e insegnare addirittura psicologia. In un momento in cui ai professori onesti non resta che l’indignazione in un Paese in cui alla fine sono sempre gli onesti a pagare. Insomma, una domande sorge spontanea: l’Italia è davvero un paese dove banditi e malfattori la fanno sempre franca? A ognuno la sua risposta.

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