Il 20 maggio i settori della conoscenza si fermano contro la riforma Madia

ROMA – Il 20 maggio università, enti pubblici di ricerca, conservatori e accademie resteranno chiuse per lo sciopero proclamato da FLC CGIL e UIL RUA. 

A partire dalle ore 9,30 si terrà un presidio davanti al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, in viale Trastevere a Roma. 

Lo sciopero è stato proclamato per cancellare la cosiddetta riforma Brunetta e contro ogni tentativo di applicarla attraverso le deleghe attribuite alla ministra Madia; per lo stanziamento di risorse adeguate per rinnovare i contratti e per ripristinare la corretta dinamica salariale dei docenti universitari; per lo sblocco della contrattazione integrativa; per la stabilizzazione e il diritto alla carriera dei lavoratori precari.

Sono urgenti investimenti pubblici adeguati al sistema dell’istruzione superiore, della ricerca pubblica e per il diritto allo studio. Investimenti che servano a scongiurare forti penalizzazioni per gli Atenei pubblici del Sud, ad esempio, e per mettere un limite alla già pesante migrazione di migliaia di studenti verso il Nord, con il conseguente rischio di svuotamento delle migliori energie intellettuali in aree già depresse del nostro Paese.

Un’altra delle ragioni importanti per cui Flc Cgil e Uil Rua hanno indetto lo sciopero del 20 maggio è la richiesta di sblocco del turn-over e di un piano di assunzioni straordinarie in tutti i settori della conoscenza. 

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