Politiche abitative fallimentari. Il 10 ottobre la Quarta Giornata Nazionale “Sfratti Zero”

Una  lotta nazionale e unitaria di mobilitazione  contro le fallimentari politiche abitative del governo

ROMA – Arriviamo a questa Giornata Sfratti Zero con un pesante peggioramento in Italia della questione abitativa. Gli sfratti nel 2014 (ultimo dato ufficiale a disposizione) sfiorano ormai le 80.000 sentenze all’anno, 150.000 sono le richieste di esecuzione forzosi degli sfratti e circa 35.000 sono gli sfratti eseguiti ogni anno con la forza pubblica.

A fronte di questo assistiamo al fallimento completo delle politiche abitative promosse e sostenute  dal Governo, dalle Regioni e dai Comuni,  basate su contributi che ancorché insufficienti scontano una incapacità ad essere utilizzati in tempi decenti come ammesso anche recentemente dal Governo. A questo si aggiunge l’azzeramento dei finanziamenti per la realizzazione di alloggi a canone sociale e la perdurante presenza di 650.000 famiglie nelle graduatorie comunali.

Non solo nel 2015 abbiamo assistito anche alla incivile fine delle proroghe degli sfratti per finita locazione di famiglie con anziani, persone disabili e malati terminali. Oggi in Italia non c’è alcuna forma di ammortizzatore sociale nei confronti degli sfratti neanche di quelli che vedono coinvolti malati terminali. A tutti il Governo oggi garantisce il passaggio da casa a strada. 

Lo stesso piano del Governo, di recupero di case popolari oggi inutilizzate e sfitte (circa 40.000 in Italia) non è nemmeno partito. Mentre si accelera sulla vendita, magari all’asta, di quel che rimane delle case popolari.

Il Governo d’altronde ha chiarito cosa intende per politiche abitative giungendo addirittura alla eliminazione dell’Imu per i costruttori con immobili invenduti.

Tutta l’azione del Governo e di Regioni e Comuni è di sostegno alla rendita e alla speculazione edilizia e di impertubabilità rispetto al dramma che vivono centinaia di migliaia di famiglie.

Sabato 10 ottobre giornata sfratti zero è l’occasione nella quale l’Unione Inquilini, aderendo, intende chiedere l’abbandono delle politiche fallimentari da parte del Governo attraverso: la garanzia del passaggio da casa a casa; un piano per la realizzazione di centinaia di migliaia di casa popolari attraverso il riuso dell’esistente a partire dall’utilizzo del patrimonio del demanio civile e militare;  l’abolizione del canale del  libero mercato nei contratti di locazione:  una pesante tassazione dello sfitto e infine il contrasto efficace delle locazioni in nero.

Per questo motivo in decine e decine di città grandi e piccole in Italia, dal Piemonte alla Sicilia, si svolgeranno iniziative di mobilitazione alle quali l’unione inquilini chiede a tutti di aderire e partecipare. 

La pagina evento su Facebook

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