I grandi affari dei progettisti del centro droni Usa a Sigonella

MESSINA – “Noi rafforzeremo le nostre capacità di comunicazione con i comandi di guerra grazie alla stazione di telecomunicazione satellitare che realizzeremo a Sigonella, uno dei progetti strategici più importanti dei prossimi anni dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti d’America”.

Fu così che il 14 aprile 2011 il vicesegretario dell’US Air Force, Terry A. Yonkers, presentò in Commissione bilancio del Senato USA il progetto di costruzione nella grande base aeronavale siciliana dell’UAS SATCOM Relay Pads and Facility, il terzo centro di controllo delle telecomunicazione satellitari a livello mondiale dei droni statunitensi.

Il nuovo sito con tutte le attrezzature necessarie a supportare il sistema degli aerei senza pilota (Unmanned Aircraft System – UAS) sarà realizzato nei prossimi mesi a NAS 2 Sigonella (la stazione di US Navy), in un’area di 1.200 metri quadri circa di superficie, dopo la demolizione delle infrastrutture sino ad oggi ivi ospitate. Per la costruzione della nuova facility il bando di gara pubblicato dall’ufficio progetti del Dipartimento della Marina USA di Napoli prevede una spesa compresa tra i 10 e i 25 milioni di dollari a cui si aggiungeranno 1.225.000 dollari per l’acquisto delle apparecchiature destinate al Sistema di comando, controllo e telecomunicazione dei droni di guerra.

“L’UAS SATCOM Relay Pads and Facility di Sigonella consisterà in attrezzature ed equipaggiamenti altamente sofisticati per le attività operative, amministrative e di manutenzione, così come di dodici ripetitori per le telecomunicazioni satellitari con i velivoli senza pilota, macchinari e generatori di potenza, un edificio centrale di comando e controllo, strade di accesso, infrastrutture di supporto e condutture sotterranee in connessione con la facility militare di Ramstein, Germania”, riporta la scheda progettuale predisposta dalla società di architettura, ingegneria e design RLF and Transystems con sede a Winter Park, Orlando, Florida. La nuova stazione di Sigonella opererà infatti da base “gemella” dell’impianto realizzato quattro anni fa a Ramstein, assicurando così l’“indispensabile” backup alle operazioni di telecomunicazione satellitare con tutti i droni USA impiegati nei teatri di guerra planetari. Attualmente dalla UAS SATCOM Relay Facility di Ramstein i segnali vengono trasmessi ai satelliti militari operanti nello spazio in banda Ku e alla grande base aerea di Creech (Nevada), la principale centrale di US Air Force per le operazioni con gli aerei senza pilota (dai grandi velivoli-spia “Global Hawk” ai droni-killer “Predator” e “Reaper”).

Alla implementazione del programma che sancirà il ruolo di Sigonella come capitale mondiale dei droni partecipano ancora una volta le società statunitensi e italiane che hanno progettato quasi tutte le installazioni di proprietà e uso esclusivo delle forze armate USA in Italia. La RLF and Transystems di Orlando, fondata nel 1935 dal noto architetto James Gamble Rogers II, è una dei maggiori contractor del Dipartimento della difesa per il design di installazioni militari in territorio italiano (8.552.071 dollari di contratti firmati negli ultimi quattro anni).

Quasi tutte le infrastrutture realizzate a Sigonella nell’ultimo ventennio grazie allo stanziamento di oltre un miliardo di dollari con il cosiddetto programma “Mega”, recano la firma dei progettisti di RLF and Transystems. In particolare, la società della Florida ha disegnato l’Aircraft Hangar Maintanance and Operations Complex, il complesso per le operazioni e la manutenzione dei veicoli da guerra – aerei e terrestri – che le forze armate USA schierano nella base siciliana, utilizzato anche dalle forze NATO; il P-635 Base Ops Support I, otto infrastrutture primarie in tre diverse aree di NAS 2 destinate ad ospitare officine riparazione veicoli, uffici vari, stazioni di carburante, depositi per il trasferimento di rifiuti pericolosi, ecc.; il Morale, Wellness and Recreation (MWR) Complex, il complesso destinato alle attività ricreative, sportive e culturali del personale USA, con due sale di proiezione cinematografiche, palestre, un superbowling, ristoranti, fast food e una piscina all’aperto. Per la cronaca, la realizzazione di tutte queste opere è stata affidata sempre e solo alla CMC – Cooperativa Muratori Cementisti di Ravenna, azienda leader di LegaCoop.

RLF and Transystems ha pure progettato la moderna versione di NAS 1, la porzione di stazione aeronavale che la Marina USA installò in Sicilia a fine anni ’50 in un’area poco distante dall’odierno scalo aeroportuale, già utilizzata dalle forze alleate dopo lo Sbarco in Sicilia del 1943. Dopo la demolizione di ben 39 vecchi edifici militari, a Sigonella – NAS 1, la società d’architettura statunitense ha previsto sette grandi costruzioni da adibire ad alloggi, uffici, centri comunitari, amministrativi ed educativi e una cappella per le funzioni religiose, con annessi due grandi impianti per la produzione e la distribuzione di energia elettrica.

Di tutto rilievo anche i progetti predisposti da RLF and Transystems in altre parti d’Italia. Nell’installazione dell’esercito USA di Camp Ederle, Vicenza, ad esempio, sono stati realizzati i confortevoli alloggi per il personale militare, con 58 suite familiari, una lavanderia comunitaria, negozi commerciali, un megaparcheggio auto e il Soldier and Family Entertainment Center fornito di bar sport, ristoranti, sala video, biliardi, bowling con 16 postazioni, sala party e centro conferenze. Nella (ex) base dell’isola de La Maddalena, utilizzata sino a qualche tempo fa per l’attracco, la manutenzione e il rifornimento dei sottomarini a capacità e propulsione nucleare della Marina USA, RLF and Transystems ha progettato la riqualificazione del waterfront della stazione navale, con tanto di centri ricreativi, palestra fitness, small boat shop e club ufficiali.

Al design della UAS SATCOM Relay Pads and Facility di Sigonella ha pure collaborato in qualità di “consulente italiana” la Nesco International Srl, una società di ingegneria costituita a Roma nel 1986, in grado di offrire un’ampia gamma di servizi, dalla progettazione di opere infrastrutturali, alle indagini e agli studi di fattibilità, alla direzione lavori. Anche nel caso della Nesco International siamo di fronte ad un’azienda di assoluta fiducia del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America: dal 2000 ad oggi, essa ha ottenuto infatti ben 13 contratti per studi, consulenze e servizi per un ammontare di 5.587.649 dollari.

Il portafoglio progetti ha compreso in particolare la realizzazione di alloggi, uffici, magazzini, depositi, mense, presidi sanitari e ospedali, infrastrutture scolastiche, parcheggi multipiano, stazioni distribuzione carburante e gas, impianti fognari e trattamento acque reflue, serbatoi idrici, reti elettriche e telefoniche, complessi ricreativi e sportivi nelle basi militari USA di Napoli Capodichino, La Maddalena, Sigonella, Camp Ederle (Vicenza), Camp Darby (Livorno). Nesco International ha inoltre partecipato alla progettazione del terminal passeggeri e merci degli aeroporti militari di Aviano (Pordenone) e Napoli Capodichino; dei poligoni in galleria ad Aviano e Sigonella; di un centro “demilitarizzazione veicoli” a Camp Darby; di un Magazzino Materiali Speciali ad Aviano; del nuovo complesso “Dal Molin” di Vicenza, dove è stata trasferita la 173^ Brigata di fanteria aviotrasportata dell’esercito USA proveniente in buona parte dalla Germania.

Alla predisposizione del progetto della Stazione di telecomunicazione satellitare per il controllo dei droni di Sigonella, ha contribuito infine come sub-contractor di RLF and Transystems e Nesco International il DCG Design Consultants Group di Pordenone, gruppo d’ingegneria e consulenza particolarmente gradito dal Naval Facilities Engineering Command (NAVFAC) della Marina USA e dall’US Army Corps of Engineers (USACE) per costruire infrastrutture strategiche in Europa, Nord Africa e Asia centrale. In particolare il DCG Design Consultants Group ha predisposto per la base aerea di Aviano, sede del 31st Fighter Wing di US Air Force, numerosi interventi, studi di “analisi dei rischi”, “sicurezza” e “qualità”, ecc. in vista della realizzazione di nuove caserme-alloggio, un centro giovanile per i figli del personale militare, una facility per il trattamento medico-sanitario, il centro di controllo dello squadrone aereo. A Camp Darby la società di Pordenone ha invece curato il design di nuovi magazzini e depositi di armi, munizioni e mezzi di guerra a disposizione delle unità di pronto intervento dell’esercito USA. A Vicenza, il DCG Design Consultants Group ha predisposto il “Piano generale di sicurezza e di analisi dei rischi” della base di Camp Ederle e, come contractor di The Benham Companies (Oklahoma City), il design di diverse infrastrutture previste per la nuova base “Dal Molin”. Alla società friulana, il Corpo d’ingegneria dell’esercito USA ha pure affidato nel 2005 la progettazione dell’Afghanistan-Tajikistan Bridge, il ponte trans-frontaliero sul fiume Pyandzh, un’opera da 37.000.000 di dollari i cui lavori sono stati affidati da USACE alla Rizzani de Eccher S.p.A. di Udine.

A certificare la “qualità ambientale” dell’UAS SATCOM Relay Pads and Facility di Sigonella è stato infine l’architetto romano Paolo Bongi. “Avendo partecipato alla progettazione del progetto nella Naval Station II, Sigonella, Sicily, Italy, e avendo esaminato accuratamente i documenti contrattuali completi, dichiaro che il progetto delle infrastrutture è conforme a tutte le norme e leggi italiane applicabili”, ha dichiarato per iscritto il professionista il 25 luglio 2014. Project Manager presso Banca Mediolanum, l’architetto Paolo Brogi vanta nel suo curriculum “un’esperienza pluriannuale come progettista e consulente per certificazioni in conformità alle norme e alle leggi italiane applicabili per progetti USA/NATO/US NAVY in Italia”. In verità, dal gennaio 1994 al febbraio 2002, cioè per 8 anni e 2 mesi, Brogi è stato alle dipendenze della Nesco International in qualità di “project manager, disegnatore, progettista e coordinatore capitolati tecnici Italiani e USA per diverse basi NATO presenti in Italia: Capodichino, Camp Derby, Caserma Ederle, Aviano, Sigonella”. Nel febbraio 2000, l’architetto-certificatore ambientale del super-centro dei droni di Sigonella ebbe pure l’onore di relazionare sulle normative tecniche USA e italiane in una conferenza internazionale organizzata proprio nella sede della RLF and Transystems di Orlando, Florida. I siciliani possono dormire ancora più tranquilli…

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