A Bologna commemorazione dei suicidi di Stato

ROMA – Dall’inizio dell’anno si sono suicidate per la crisi economica già 94 persone.

La mattanza silenziosa  continua imperterrita in un contesto socio economico a dir poco paradossale: da una parte chi subisce quotidianamente la devastante crisi economica con tutte le conseguenze e dell’altra chi finge di non vedere la triste realtà. Oggi 28 marzo 2015 si commemerano i suicidi di Stato. Di uno stato assente. La data non cade a caso, ma vuole ricordare uno dei giorni più tristi della storia d’Italia. Proprio quel 28 marzo del 2012 Giuseppe Campaniello, artigiano si diede fuoco davanti alla Commissione Tributaria di Bologna, oppresso dai debiti e dagli interessi che Equitalia gli aveva chiesto. Su Facebook la moglie Tiziana Marrone  ha voluto così ricordare questo giorno, in una breve lettera che esprime il dolore e la sofferenza, ma non arresta la voglia di protestare contro un sistema che uccide implacabilmente non solo la vita, ma anche la dignità.

La lettera di Tiziana Marrone

Giuseppe 28 marzo 2012 – 28 marzo 2015

Ore 7,43 tre anni fa, eri in quel parcheggio, e mentre piangevi perche’ sapevi cosa avresti fatto da lì a poco, scrivevi quelle tre lettere: una a me, una alla Commissione Tributaria e su un foglio A4, salutavi tutti, era il tuo ultimo saluto, era rivolto a tutti, ma soprattutto a coloro che Ti hanno portato a fare quel gesto terribile ed estremo. 
Io ero ignara di tutto, e non potevo immaginare che quel giorno sarebbe stato il giorno piu’ brutto della mia vita. Tutti ricordano cosa e’ successo quel giorno, tutti ricordano Giuseppe Campaniello, l’artigiano che si e’ dato fuoco davanti alla Commissione Tributaria di Bologna il 28 marzo del 2012. Ne hanno parlato tutti, la notizia fece il giro del mondo, e fece scalpore…. molto scalpore!!! Pero’, mio Caro Giuseppe, chi avrebbe dovuto sobbolzare dalla “poltrona” che occupa, non lo ha fatto !!!! Quello sTATO che continua imperterrito ad ignorare, VOLUTAMENTE, cio’ che succede fuori dal quel Palazzo…. e’ terribile! Giuseppe, io ho provato la tua stessa disperazione….. ero sola, con quel problema che non fa dormire la notte, senza lavoro e con la tragedia e quel dolore immane nell’anima. TU non c’eri piu’, ed io ero sola a combattere per sopravvivere. Ho provato la tua stessa disperazione,so cosa hai provato. Io non ti ho mai puntato il dito contro, come qualcuno ha fatto, non ho mai penasto che tu fossi DEPRESSO, ho la certezza che TU fossi DISPERATO……….Ho la certezza che il TUO gesto e’ stato un gesto di PROTESTA. 
Oggi a Bologna alle ore 10,00, si terra’ la prima giornata Nazionale di commemorazione dei suicidi di Stato. Hanno scelto il 28 marzo, in tuo Onore, perche’ TU sei diventato l’emblema di cio’ che sta succedendo in questo paese. Giuseppe, la gente dimentica facilmente, ma TU sei entrato nel cuore degli italiani….. gli italiani Ti vogliono bene. Ma il tuo gesto, non deve essere d’esempio, il tuo gesto deve far capire alle persone, a quei tanti disperati come Te, che lasciare chi si ama, per colpa di un Sistema cieco e sordo, non ne vale la pena. Oggi, sono sola, con il mio dolore, cerco di riprendere la mia vita in mano, ma niente e’ piu’ come prima. Tutto e’ stato detto e fatto.

Tua moglie, Tiziana

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