Trasporti. Green Italia: “Altro che rottamatore, governo Renzi su autostrade e infrastrutture al servizio dei soliti noti”

Appello per opere utili, legali, sostenibili “E’ finito il tempo delle mele (marce)” continua crescere. 

Moni Ovadia, Monica Frassoni, Pippo Civati, Luca Mercalli, Carlo Degli Esposti, Luca Pastorino,Francesca Chiavacci, Adele Gambaro e tanti altri insieme a cittadini nauseati da ‘cupola’ affaristica e disinteresse del Governo

ROMA – “Al netto della propaganda sul rinnovamento e sui cambiamenti di verso, la politica sulle infrastrutture del governo Renzi è in perfetta continuità con quella che ha portato agli scandali di Lupi, Incalza e company: una montagna di denaro pubblico speso a favore di una ‘cupola’ di soliti noti, mentre milioni di cittadini attendono opere realmente utili, a cominciare da quelle per il trasporto pubblico su ferro. Così, per esempio, è una vergogna la proroga delle concessioni autostradali inserita nel decreto ‘Sblocca Italia’, un regalo di oltre 10 miliardi alla lobby delle autostrade. Ora è giunto il momento di cambiare, lo chiedono i cittadini e ce lo impone l’Europa che ha da tempo nel mirino le infrazioni italiane sul sistema autostradale”.

Lo dichiarano l’esponente di Green Italia Anna Donati e la portavoce del movimento Annalisa Corrado. “I dati – continuano le esponenti ecologiste – parlano chiaro: dei 3,9 miliardi stanziati da qui al 2020 per le grandi opere, quasi metà va per strade e autostrade, il 25% per l’alta velocità e meno del 10% per reti tramviarie e metropolitane. L’appello che abbiamo lanciato poco più di 48 ore fa “E’ finito il tempo delle mele (marce), si apra la stagione delle opere utili, legali e sostenibili” sta riscontrando una grandissima adesione, e denuncia esattamente questo indecente status quo, che se non fosse stato scoperchiato dalla magistratura avrebbe prosperato ancora: appalti e grandi opere come un meccanismo oliato che garantisce ritorni ultra milionari, il project financing spesso fasullo e pagato dai soldi dei cittadini, e i signori delle autostrade che grazie al Governo non conoscono la parola concorrenza. Accanto ai tanti cittadini evidentemente nauseati dallo stato delle cose, tante sono le firme note: il Copresidente Partito Verde Europeo Monica Frassoni, l’artista Moni Ovadia, lo storico dell’arte Tomaso Montanari, il climatologo Luca Mercalli, il produttore cinematografico Carlo Degli Esposti, il presidente dell’Arci Francesca Chiavacci, i parlamentari Pd Pippo Civati, Felice Casson, Luca Pastorino e Adele Gambaro, la senatrice di Sel Loredana De Petris, l’esponente del Partito Radicale Marco Cappato, i portavoce dei Verdi Luana Zanella e Angelo Bonelli, i presidenti di Legambiente e WWF Vittorio Cogliati Dezza e Donatella Bianchi, oltre che quelle di Fabio Granata, Oliviero Alotto, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante di Green Italia”.

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