Scuola. Invalsi spostati il 5 maggio, giorno dello sciopero

UdS: “Inaccettabile attacco al diritto al dissenso di prof e studenti”

 L’Invalsi sposta le prove previste il 5 maggio, giorno dello sciopero generale della scuola, annullando il diritto di sciopero e di dissenso del mondo della scuola

ROMA – “Ancora una volta si attacca il diritto al dissenso di docenti e studenti.” – afferma Danilo Lampis, coordinatore nazionale Unione degli Studenti– “Da giorni oramai va avanti la kermesse contro lo sciopero del 5 maggio da parte del premier Renzi e del Ministro Giannini. L’Invalsi, organo dipendente dal MIUR, come denunciato da anni dalle associazioni studentesche e dai sindacati, sposta le prove previste il giorno dello sciopero generale della scuola il 5 maggio per continuare il tentativo di fermare il dissenso.”

“E’ un atto gravissimo e senza precedenti.” – continua l’Unione degli Studenti – “Il Governo continua a millantare un processo democratico inesistente. Da mesi sono inascoltate le proteste contro la BuonaScuola ed ora più che mai sta diventando ridicola la retorica del Premier e del Ministro Giannini. Dopo l’accusa di squadrismo agli studenti ed ai docenti Bolognesi, lo spostamento delle prove è l’ennesima prova dell’atteggiamento antidemocratico perpetrato da questo Governo. Saremo in piazza il 5 maggio anche per promuovere una idea differente di valutazione che abbiamo scritto nella nostra proposta “AltraScuola“. Il 5 Maggio saremo in piazza perchè il contrasto a questa riforma dell’istruzione sta diventando un baluardo non solo per la difesa della scuola pubblica, ma soprattutto della democrazia nel Paese.”

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