La Grecia vista dall’Italia. Fratoianni (Sel), inaccettabili ricatti Ue

ROMA  – “Il livello di pressione e di ricatto cui e’ sottoposto il governo greco e con esso il suo popolo in queste ore e’ davvero inaccettabile.

Cosi’ come sono ingerenze intollerabili le insistenze sulle cosiddette ‘riforme strutturali’ che la Grecia dovrebbe compiere per uscire dalla crisi”. Lo afferma il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Liberta’, Nicola Fratoianni.

“E allora decide il popolo in un referendum, dice Alexis Tsipras – prosegue il coordinatore nazionale di Sel – contrapponendo al mostro della tecnocrazia l’arma della democrazia. Tsipras, con l’annuncio del refendum, ci dice che la storia non e’ finita, che esiste un’altra strada al pensiero unico tecnocratico europeo che non prevede le scelte politiche e libere dei popoli, e quella strada si chiama democrazia. Il senso del referendum greco sta qui e racconta a tutta l’Europa che le decisioni sul proprio futuro e sulle politiche da intraprendere, spettano al popolo, non ai tecnocrati e ai sacerdoti del “there is no alternative”. Per Fratoianni, “chi vuole gli Stati Uniti d’Europa sa bene che non c’e’ altra strada che l’interruzione dei dogmi ciechi dell’austerity e degli assurdi vincoli di bilancio e questa partita la sta giocando in solitudine la Grecia”.

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