Renzi: “Su Azzollini Parlamento non può fare passacarte procura”

ROMA – Il tempo del buon senso sembra essere finito. Sul caso Azzollini, infatti, si è espresso direttamente il premier che difende il voto di palazzo Madama che ha di fatto evitato gli arresti domiciliari al senatore Azzolini. “I senatori PD – dice il premier –  hanno votato valutando le carte, quello che deve essere chiaro è che il Parlamento non è il passacarte della procura di Trani”.

“Qui – ha aggiunto il premier – non si parla del bar dello sport e nemmeno della simpatia di un senatore, qui si parla di libertà, o della privazione della libertà. Ci sono la costituzione e le leggi”. Renzi ha ricordato: “Il Pd è quel partito che quando si è trattato di mandare ai domiciliari, o addirittura in galera, un proprio deputato lo ha fatto, perché si riteneva che non vi fosse fumus persecutionis”. Ora, “chi ha letto le carte ha ritenuto in larga maggioranza, di votare contro l’ipotesi di arresto. Io credo alla buona fede e all’intelligenza dei senatori e dei deputati. Se vedendo le carte – perché non siamo passacarte della procura di Trani, il parlamento della Repubblica non è un passacarte della procura di Trani – hanno ritenuto sussistere il fumus persecutionis, evidentemente si assumono le proprie responsabilità”.

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