Oltre le emergenze cinghiali

ROMA – Il cinghiale negli ultimi 25 anni ha visto un progressivo incremento dei popolamenti dovuti a vari fattori in parte già trattati sulle nostre pagine.

A questo aumento, preannunciato e verificato da molti anni da specialisti italiani e internazionali, è seguita l’occupazione del cinghiale di vaste aree che non hanno risparmiato le periferie dei grandi centri urbani: Genova e Roma sono solo due esempi. Questa sorta di “manna” per l’attività venatoria rappresenta altresì un flagello per molte attività agricole, un contenzioso infinito e richieste di indennizzo stellari per  amministrazioni e privati coinvolti. Il tutto in un quadro normativo italiano inadeguato, perché pensato principalmente per attività ludico-sportive quali sono le leggi che regolano l’attività venatoria.

Il Gruppo per la Conservazione e la Gestione dei Grandi Mammiferi (GLAMM) selvatici, nato nel 2014 in seno all’Associazione Teriologica Italiana (ATIt) organizza il 1° dicembre 2015, a Bologna, un workshop dedicato al cinghiale dal titolo “Verso una gestione sostenibile dei grandi mammiferi in Italia: uno sguardo oltre ‘l’emergenza cinghiale’”.

Il workshop di tecnico – scientifico, nasce dalla necessità  di presentare un aggiornamento dei dati sulla situazione attuale del cinghiale in Italia sotto diversi punti di  vista che vanno dalla demografia, allo stato sanitario, agli impatti su altre specie e sugli habitat, alla gestione venatoria, agli aspetti genetici; dall’altro delineare scenari gestionali efficaci sul medio e lungo termine per superare la pratica “emergenza-intervento”, dimostratasi finora fallimentare nel mitigare i problemi economici, ecologici e sociali generati dal cinghiale.

L’incontro si svolgerà in due sessioni: un seminario dedicato allo stato delle conoscenze relative alla biologia, all’ecologia e alla gestione; una tavola rotonda dedicata alle strategie finalizzate a ridurre gli impatti procurati dalla specie (ecologici, economici, sociali). All’incontro parteciperanno vari attori coinvolti nella gestione della specie quali ricercatori, tecnici di enti e istituzioni e associazioni di categoria.

Link utili

http://biocenosi.dipbsf.uninsubria.it/atit

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