Pd. Speranza: Chiudere con arroganza, si apra stagione dell’umiltà

ROMA – “Mi interessa molto relativamente l’incontinenza verbale di Giachetti.

Uso una battuta di Renzi: ‘Lo stile è come il coraggio di don Abbondio, se non ce l’hai non puoi dartelo’. C’è una violenza verbale tra le forze politiche, un imbarbarimento. Che debba arrivare anche dentro il Pd mi sembra oltre ogni limite. Non inseguirò Giachetti su questo terreno, queste parole qualificano chi le pronuncia. Ma c’è un aspetto politico: va chiusa la stagione dell’arroganza. Si apra la stagione di un Pd umile, che prova a capire i suoi limiti e i suoi errori”. Lo ha detto Roberto Speranza, uno dei leader della minoranza del Pd, in un’intervista a La Stampa. “Autocritica Renzi? C’è qualche segnale, sul Mezzogiorno: ha detto che si è affidato troppo ai potentati locali. Avevamo provato a dirglielo in questi mesi. Ma ci sono almeno altre due grandi questioni: chiedo la riapertura, subito, di un tavolo con insegnanti e studenti per aggiustare la riforma della scuola. Poi il lavoro, in particolare i voucher: una forma di precarietà assoluta. Non mi va giù che siano Grillo e Salvini a dirlo, dobbiamo essere noi – ha aggiunto – Gentiloni dia subito un segnale su questi temi. Il Pd ha dato la sensazione di esser chiuso nel palazzo del potere. Dobbiamo stare nelle periferie, non apparire amici solo di Marchionne e Briatore”.”La mia campagna congressuale sarà un giro d’Italia, che inizia già prima di Natale. Porterò il Pd in quei luoghi, inizierò da Monfalcone, realtà operaia che non crede più al Pd”, ha spiegato.

“L’anno del congresso è il 2017 e penso vada fatto prima delle politiche. Certo, sarebbe stato sbagliato improvvisarlo forzando le regole: serve una discussione vera circolo per circolo, dal basso, non un semplice votificio. Stavolta non bastano i gazebo. Sarebbe un errore grave un plebiscito-bis solo perché il capo è arrabbiato e vuole una nuova legittimazione. Vogliamo un centrosinistra o un’altra alleanza con Alfano e Verdini?”, ha spiegato Speranza. “Altri candidati? Contentissimo che sia Michele che Enrico abbiano deciso di essere presenti al lancio della mia candidatura. Michele ha detto che viene con me nel giro d’Italia. Dobbiamo discutere insieme, lavorerò per fare un tratto di strada insieme. Se vorranno venire con me, sarò solo contento”. Sulla questione della legge elettorale dice: “Ho presentato una proposta per il Mattarellum 2.0. È sicuramente più equilibrato, può rappresentare una buona base di partenza. Ma bisognerà discutere con le altre forze politiche. Mai più fiducia sulla legge elettorale”.

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