Settimana agitata tra bonaccia e maestrale

ROMA – Iniziamo con alcune notizie economiche. È allarme per i conti dello Stato. Nonostante in termini assoluti siano in crescita, le entrate tributarie dei primi 4 mesi del 2012 sono infatti inferiori di 3.477 milioni di euro (3,4 miliardi) rispetto alle previsioni annuali contenute nel Def, il Documento di Economia e Finanza. (Ops! Ci siamo sbagliati solo del 2,9% mica bruscole).

Il prossimo Rapporto sulle entrate tributarie della Ragioneria e del Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia sarà redatto direttamente dal Mago Otelma.
Per la serie “mantenete la calma, stiamo lavorando voi” vi sottoponiamo alcuni sereni e composti titoli comparsi relativamente alla situazione europea: “Draghi apre il mese infernale per l’euro: le mosse della Bce per scongiurare il crollo dell’Unione – Gli Usa: l’Europa agisca in fretta – La Spagna chiede aiuto alla Ue”. (e adesso potete anche smettere di tremare e iniziare a urlare)
Continua il braccio di ferro tra il ministro del Lavoro e quello della Funzione Pubblica sulla possibilità di rimuovere i dipendenti della PA per motivi disciplinari. La titolare del Welfare sembra in preda a un pieno conflitto d’interessi infatti le è stato affidato il Ministero del Lavoro mentre lei ha solo il pallino dei licenziamenti. Pronto a presto il Dicastero del Non Lavoro.
Intervento del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera al Festival dell’Economia di Trento: «Ogni giorno con ansia penso alla crescita». Mistero a quale crescita si riferisse, fonti accreditate ci rilevano i tre settori chiave della sua inquietudine: i capelli, le unghie, le piante.
Quando il gioco si fa duro in Italia bisogna cimentarsi con le nomine Rai e Agcom: Monti per non sbagliarsi nomina a presidente Rai la signora Tarantola, (sembra un racconto di Stefano Benni) direttamente da Bankitalia. Segni particolari: prima di tutto cattolica (ci mancherebbe) e poi di essere stata sempre lontana dal mondo dello show business. Direttore generale Luigi Gubitosi ex amministratore delegato di Wind, attualmente (tanto per cambiare) a Bank of America in Italia e per finire al vertice Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Marcello Cardani, un professore che insegna Economia politica alla Bocconi. Anche lui non vanta esperienza alcuna in materia di comunicazione, televisione e affini. Chi ha detto che in Italia bisogna capirci qualcosa del settore che si andrà a dirigere? D’altra parte dopo la Gelmini tutto è possibile. Prosegue quindi indisturbato il programma di traghettamento dallo Stato Azienda del Miliardario Puttaniere allo Stato Banca del Professore Austero. A presto un gesto simbolico e rassicurante: all’Altare della Patria, al posto del Milite Ignoto, verrà installato un Bancomat.
Fantascienza.
Monti: “Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio dei cosiddetti poteri forti” Dai Mario non fare così che ci fai commuovere…
Scendiamo di livello.
Silvio Berlusconi, leader del PiL, Pensieri in Libertà, analizzando i sondaggi che vedono il suo movimento rimanere solo a livello pelvico, ha proposto -per contrastare Grillo- di candidare Gerry Scotti per risollevare le sorti del partito. Pare che in un attimo d’intimità durante una trasfusione di viagra e gatorade, abbia esclamato: lo facciamo in attesa che il dottor House si decida a scendere in campo potendo sempre puntare sull’intelligenza del commissario Rex… La sintesi migliore l’ha fatta comunque Maurizio Crozza nella copertina di Ballarò: “Il Pdl punta su Gerry Scotti, sembra incredibile. Perché, Gasparri era credibile?”. ”Un ex cantante delle navi si sente minacciato da un comico genovese e per contrastarlo propone un conduttore di quiz”.
A proposito il leader di cui sopra, sempre e solo alla ricerca di un nome nuovo per smerciare la sua vecchia merce, ha proposto il marchio “Italia Pulita”. Registrata perfino dal sismografo di Los angeles l’ondata di ilarità che si è abbattuta sul paese.
Porcata della settimana: ‘Salvato’ in senato il pidiellino Sergio De Gregorio dagli arresti domiciliari richiesti dai magistrati di Napoli che indagano sugli scandali dell’Avanti! e di Walter Lavitola. Il senatore del Pdl è accusato di una truffa allo Stato da 23 milioni di euro. L’inchiesta riguarda i fondi per l’editoria concessi all’Avanti: nell’inchiesta è indagato anche l’ex direttore Lavitola. Ufficialmente si erano dichiarati favorevoli all’esecuzione della misura cautelare Pd, Udc e Lega, ma i franchi tiratori hanno avuto la meglio: 169 contro 109. Pare che sia stato un giochino per “salvare” il prossimo, vale a dire Lusi. Quindi nella complessa logica da album di figurine “tu mi dai un de Gregorio a me e io ti rido’ un Lusi a te…” 169 senatori hanno detto che nell’inchiesta a carico di de Gregorio c’è stato ‘fumus persecutonis’ . Tema: descrivete con parole vostre perché continuano a chiamarvi Casta. Perché se andate in giro per strada e la gente vi riconosce si incazza? (e per questo girate sempre sotto protezione come boss della mala). Perchè se perdete drasticamente consensi alle elezioni la responsabilità è sempre esclusivamente dell’Antipolitica, e mai della vostra immarcescibile faccia di tolla?
Continuiamo. Seguendo le contorte logiche della politica italiana scopriamo una proposta PD davvero rivoluzionaria vale a dire “Non può essere candidato chi è stato condannato con sentenza passata in giudicato e che ha subito una condanna anche solo in primo grado, ma per reati gravi come mafia e terrorismo”. (…azz!) Se fossimo in un paese normale sarebbe una norma di buon senso civile e da prendere in considerazione così come la scoperta dell’acqua calda o la constatazione che non esistono più le mezze stagioni. Invece a riprova che si tratta di una proposta rivoluzionaria arriva il fuoco di sbarramento dal Pdl. “la sentenza deve sempre essere passata in giudicato, su questo non ci sono transazioni”. Anche per i reati di mafia?, è stato poi chiesto “Minchia! Anche per quelli, il punto della sentenza passata in giudicato è non negoziabile.”, ha poi tagliato corto il deputato di turno. Prossima proposta: legalizzate la Mafia, istituite un Ministro ai Rapporti con la Mafia. Proponete puntuali scambi di know how per tenere alto il livello di competitività del nostro Stato.
Chi può emigri.
Svolta per la strage di Brindisi. Dalla strategie delle bombe a quella delle bombole.
Un pensionato di 68 anni ha dichiarato “Ho fatto tutto da solo, non so perché. Ho fatto esplodere la bomba di giorno, perché di notte non c’era nessuno”. “Ho avuto un colpo di testa, che volete fare?”. Questo ha detto Giovanni Vantaggiato, il killer di Brindisi, agli inquirenti cui ha confessato la strage perché si sentiva vittima di un’ingiustizia anni prima. Se fosse vero (ma dovrebbe spiegare come ha fatto a trasportare più di un centinaio di chili con una mano sola e senza essere visto, preparare una bomba sofisticata – così la descrivono- mescolando fuochi d’artificio e poco altro, avere come movente qualcosa di più che il rancore e il risentimento, etc. etc.) se fosse vero dicevamo, con il pensionato aterosclerotico che piazza bombe perché ce l’ha con il mondo cattivo, si è andati decisamente oltre “alla banalità del male” e siamo approdati alla superficialità, alla schiatteria, ma soprattutto alla inspiegabilità del male. Inspiegabilità poiché ormai assuefatti dalla sua normalità.
Il nor-male. (sigh)
La migliore della settimana: Tiene banco la foto del bambino che piange disperato sotto lo sguardo del Papa, mentre si trova tra le braccia di Padre Georg durante la visita a Milano: pare che il bimbo abbia dato credito a strane voci che girano all’asilo…
Perquisita la casa di Gotti Tedeschi nell’ambito dell’inchiesta Finmeccanica. Naturalmente la perquisizione non è in alcun modo legata alla sua estromissione dallo Ior (no ci mancherebbe…) Peccato che i finanzieri fossero vestiti da guardie svizzere…
Bertone: lo abbiamo cacciato via perché non ci siamo capiti. Il papa voleva “Lingotti tedeschi…”
Scandalusia. Entra prepotentemente in classifica l’ex Ad di Unicredit Alessandro Profumo. L’ex amministratore delegato di Unicredit e attuale presidente di Banca Mps, sarà infatti processato per dichiarazione fraudolenta dei redditi aggravata dall’ostacolo alle indagini. Lo ha deciso il gup di Milano, Laura Marchiondelli, che ha disposto il rinvio a giudizio per Profumo e per altri 19 manager della banca di piazza Cordusio nell’ambito dell’inchiesta Brontos. (sarebe stato meglio i Brutos) Secondo l’ipotesi accusatoria Profumo insieme agli altri 19 manager di Unicredit si sarebbe reso protagonista di una maxi frode fiscale del valore di 245 milioni di euro. Contenti i giudici e nuovo slogan: “Aria nuova in Procura. Finalmente sentiremo Profumo e non la solita merda…”
Dalla patria della rivoluzione bolscevica una proposta davvero rivoluzionaria: “Russia, l’amico Putin strangola l’opposizione. Multe da migliaia di euro a chi va in piazza” vale a dire protesta con il tassametro oppure protesta solo chi se lo permettere e visto che chi protesta di solito non ha una lira (in questo caso un rublo) il gioco è presto fatto. Passa infatti alla Duma la controversa legge che impone sanzioni a chi partecipa a manifestazioni non autorizzate. Per gli organizzatori tariffe maggiorate.
Si scioglie, lagrimando, la salma di Lenin.
Da non perdere il reality “Grecia, la penisola dei famosi”.
Ad Atene, aggressione al dibattito tv. Un portavoce neonazista picchia in maniera (maschia) due deputate (femmine). Ilias Kassiridis, esponente del partito Alba dorata (che alle elezioni di maggio ha ottenuto quasi il 7%), ha perso la testa quando gli hanno ricordato il processo in cui è imputato per rapina (ogni mondo è paese). Duole vedere il luogo (anche ideale) che ha donato al mondo l’idea della democrazia subirne una delle controindicazioni, vale a dire attraverso essa dare la dignità e la parola anche a chi rifiuta la democrazia stessa dando vita a spettacoli del genere… Bott mit Uns.
Dopo la bocciatura di Villa Adriana, e i problemi con Pian Dell’Olmo, gli esperti del Ministero, sentiti i cittadini, stanno per annunciare la localizzazione di una nuova discarica in pieno centro a Roma. “Tentati da Monte Citorio…”.
Due notizie carine dal mondo dell’etere.
Confalonieri contro il «Financial Times»: «Ci attaccate per favorire Sky» Lettera del presidente Mediaset al quotidiano finanziario: «Un’arroganza che sfiora il razzismo» poi si vanno a vedere le vere ragioni: un’impietosa analisi del quotidiano economico che illustra i guai finanziari di Mediaset. Le cui azioni, spiegano, sono crollate del 60 per cento, nell’ultimo anno, toccando il livello più basso dal debutto in Borsa, nel 1996, a quota 1,31 euro e inoltre il pesante giudizio sulla programmazione tv: «Povera d’idee, se non sciocca», basata su «showgirl poco vestite e notiziari politicamente orientati» (ma va… eppure non sembrava neanche un po’) Comunque per confortare Confalonieri siamo andati a vedere un esempio di palinsesto tipico di Mediaset e possiamo dire: con il livello che proponete è già molto che non vi abbia citato il Tribunale dell’Aia alla “Sezione Crimini di Pace”.
Non cambiamo canale. Dieci milioni di euro è questo il prezzo che lo Stato italiano – cioè noi – dovrà pagare a Centro Europa 7 per aver impedito a quest’ultima, per quasi dieci anni, di trasmettere i propri programmi sulle proprie frequenze “temporaneamente” occupate da Rete 4. Lo Stato, infatti attraverso leggi, ritardi ed atti amministrativi ha scientemente e colpevolmente ostacolato la nuova emittente televisiva a favore della vecchia ovvero di Rete 4. È muovendo da questi presupposti che i Giudici di Strasburgo hanno condannato lo Stato italiano per violazione dell’art. 10 della Convenzione internazionale dei diritti dell’uomo e dei cittadini ovvero per aver ostacolato l’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero. Dieci milioni di euro l’importo del risarcimento dei danni che dovremo riconoscere a Centro Europa 7 . La sintesi dei numeri è questa: Rete 4 ha guadagnato grazie a leggi ad personam oltre 2 miliardi di euro e a noi tocca pagare, di tasca nostra, oltre dieci milioni di euro. E bravo il Cavaliere, altro che Harry Potter.
Della serie “dacci oggi il nostro orrore quotidiano”: Myanmar, buddisti assaltano autobus di turisti musulmani: dieci morti (la notizia che anche i buddisti iniziano a incazzarsi).
Siria: rimangono stazionarie le cifre intorno ai 100 morti settimanali. (è difficile indignarsi con questo caldo).
Berlino, arrestato il pornoattore Magnotta (?) accusato di aver fatto a pezzi un amico. Il 29enne canadese era ricercato per l’uccisione di un giovane cinese, il cui cadavere era stato smembrato e inviato per posta. È stato fermato in un internet cafè della capitale tedesca pare che volesse spedire gli ultimi pezzi per e-mail.
Scopre che il marito la tradisce e si vendica versandogli dell’olio bollente. (e rimarrete insieme nella gioia e -soprattutto- nel dolore)
Maxi rissa alla festa della comunione: i parenti si pestano, bambini attoniti. Il corpo a corpo di Cristo.

Due notizie “no comment”, scegliete voi quella più no-comment della settimana e inviatela al concorso “voglio dimettermi da italiano; allego prove”:
1) Chieti, gay aggrediti con sassi e bottiglie Fuori da un locale in cui si svolgeva una serata gay-friendly (meno male che il clima era amichevole) una trentina di giovani sono stati insultati e attaccati da una cinquantina di teppisti, alcuni dei quali con le bandiere della locale squadra di calcio e maglie con simboli neonazisti.
2) «È pronta una nuova canzone del mio gruppo, sarà il tormentone di questa estate. Il titolo è “Cattivona, cattivona, cattivona” con la voce originale di Berlusconi presa dalle intercettazioni. Ho la sua autorizzazione, ci ha aiutato a farlo». Lo dice Marysthelle Polanco, una delle showgirl coinvolte nel Rubygate, alla Zanzara su Radio24. «È pronta”, rivela la Polanco “insieme ad altre canzoni tipo ‘Bunga Bunga’, dove io dico ‘I love Bunga Bunga’, ‘J’aime Bunga Bunga’, insomma, in tutte le lingue…». E il titolo dell’album quale sarà? «Facile, Bunga Bunga».
Concludendo volevo ricordare che tra martedì e mercoledì –per effetto del passaggio di Venere davanti al Sole- doveva esserci la Fine del Mondo, ma è stata rimandata per motivi tecnici. Non sapevamo come vestirci.

 

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