Spending ovation. Settimana dal 9 al 15 luglio

ROMA – A guardar bene la settimana appena trascorsa, forse complice l’estate già avanzata, forse la noia di presidiare una stanca guerra di trincea dove, mentre scorre il tempo, si attende che succeda qualcosa e non accade mai nulla -se non qualche lampo lontano o il gravare di sordi rumori minacciosi- .

Fatto sta che prende sempre più corpo l’ipotesi che i veri eventi significativi, le decisioni, gli avvenimenti, le vene profonde che scorrono sotto quello che crediamo essere la realtà, non vengano mai comunicati, (forse poiché criptati, nascosti o più semplicemente ignorati perché noiosi) mentre viene a più riprese raccontata l’epidermide, la minutaglia, la costruzione fittizia dell’unica realtà pensabile e quindi possibile, una fitta ragnatela di fattarelli insignificanti, innocuo passatempo per intrattenere le masse, bisbiglio indistinto e di poco conto, antichissimo escamotage che però oggi ha raggiunto l’apice della perfezione, schierando tutti i media, secondo le loro potenzialità tecniche, a vigilare sullo status quo  o sarebbe  meglio dire “status chi”, traslando il modello della tv commerciale alla stampa, alla narrativa e persino al web. Dall’informazione all’intrattenimento appunto, stato apparentemente vivace ma al fondo soporifero e innocuo, dal quale tutti possono trovare apparente giovamento, da chi scrive perché fatto di lavoro rapido ed essenziale, da chi legge perché illudendosi di comprendere qualcosa su un po’ di tutto, finisce per credere di dominare la materia mentre ne rimane distante anni luce.
Ossicini per i cani si sarebbe detto una volta, avanzi da dare giornalmente in pasto a una platea distratta (deve pensare comunque a campare) mentre bisogna continuare a non disturbare il manovratore, se non con brusii e borbottii attutiti (da ricordare poi che, se qualcuno si avvicinasse troppo alla sala macchine o dei bottoni -bottini?- o almeno intuisse dove fosse realmente, c’è sempre la forza pubblica).

Che sia così infatti ce lo prova il palinsesto della settimana che da qualche mese risulta essere più o meno lo stesso.
1° posto: crisi, spread e finanza internazionale con i risvolti per il nostro paese.
2°posto: misure che il governo prende o non prende rispetto al punto 1.
3° posto: reazioni di chi viene colpito dalle misure, annunci e varie.
4° posto: prese di posizione dei partiti o dei residui dei tali. Scolorite o colorite dichiarazioni che o appoggiano le misure del punto 2  perché non c’è nessuna alternativa per la loro esistenza, o sono contrari (dando vita al paragrafo 4.1).
5° posto: qualche fatto da qualche provincia dell’Impero (a proposito ma chi è adesso l’imperatore?) meglio se di sangue o di palese violazione dei diritti umani.
6° posto: varie ed eventuali di fatti riguardanti figure marginali della società dello spettacolo e dello sport, flirt, amplessi, commento di parti anatomiche, gossip.
7° posto: varie ed eventuali di fatti riguardanti figure marginali della società, casi umani, omicidi, stupri, violenze etc.

Quindi cercando di avere a mente il collaudato canovaccio cerchiamo di capire dove possiamo situare i fatti della settimana.

Spendig ovation.
La spending review pare che piaccia proprio a tanti (naturalmente a tutti quelli che -pochini-  sono fuori dalle sue conseguenze): piace alla Commissione Ue, che, per bocca del commissario Olli Rehn, fa sapere di apprezzare le misure decise da Monti perché sono «in linea con le raccomandazioni dell’Ecofin»; piace a Mario Draghi, governatore della Bce, perché «consentirà all’Italia di raggiungere gli obiettivi fiscali»; piace alla corte dei Conti, perché è un «procedimento virtuoso»; piace, a Casini perché sono «tagli dolorosi ma non più rinviabili» (tanto a lui non riguardano) e bisogna essere «comprensivi con il governo» (tanto le decisioni le prendono loro). Piace anche a qualche centinaia d’italiani iscritti a vari club sadomaso. “Sì ai tagli, ma adesso prendeteci anche a frustate…”.

Mistero sul perché dopo il rigore, le tasse, i tagli, la cassa, lo spread rimanga sempre alle stelle, in settimana ha superato i 480 punti: (a proposito ma lo spread non avrà qualcosa a che fare con lo smog, del quale si tenta sempre di fare qualcosa per eliminarlo o diminuirlo eppure sta sempre lì indisturbato ad avvelenarci l’esistenza?) Tutta colpa delle «esternazioni irresponsabili» del compagno Squinzi (presidente di Confindustria) che si è permesso di criticare il governo rifilandogli un voto tra il 5 e il 6 e parlando di «macelleria sociale»? Siamo alla commedia delle parti oppure la situazione è davvero precipitata?

Moody’s, ci declassa (ingrati!)
Il popolare personaggio della Walt Disney dice che non siamo affidabili… Governo e Ue contestano. Il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, (in francese Passerà?) ha definito il declassamento “Del tutto ingiustificato e fuorviante perché non tiene conto del grande lavoro che questo Paese sta facendo” e ha poi concluso “non è facile mettere in ginocchio un paese quando è stato per anni prono”.

Arriviamo alla notizia della settimana. Quindi l’osso più grosso gettato in pasto ai cani. Un gradito ritorno forte della riflessione: “se nonostante tutto, l’Italia va davvero a puttane, allora c’è bisogno di un esperto” Berlusconi si ricandida  premier.
Decisivi i sondaggi: con lui Pdl al 30%. Cambierà nome al partito, che si chiamerà Mario o Riccardo.  Si narra che il Capopopolo delle libertà abbia passato le ultime settimane a studiare i sondaggi, i prezzi dei deputati, le opinioni delle maitresse, ad analizzare gli scenari per il voto nel 2013, ad ascoltare dirigenti del Pdl in libertà provvisoria, imprenditori ed esponenti internazionali (Mafia russa e Yakuza). Ma alla fine la decisione è presa: Berlusconi si ricandiderà come premier. Il pupazzo Alfano, incredibile a dirsi, si è detto d’accordo.
Forse è la mediocre trama di un film horror di serie B, ma l’averne parlato ha avuto i suoi effetti letali.  “Berlusconi terrorizza la Ue. Il suo ritorno è un pericolo” commentano in Europa, mentre gioiscono i vari opinionisti a libro paga, gerarchi dalla prostata prostrata, nani e ballerine, evasori fiscali braccati, etc.

Scoop «Ecco il sondaggio che ha convinto il Cavaliere a muoversi». La nuova discesa in campo di Berlusconi. Svelati i luoghi dove sarebbe stato realizzato il famoso sondaggio che avrebbe convinto Silvio: Fininvest, Mediaset, Rti, Mediatrade, Videotime, Elettronica Industriale, Publitalia 80, Mediadigit, Euroset, Mondadori, Panorama, Donna Moderna, Chi, TV Sorrisi e Canzoni, Elemond, Einaudi Editore, Sperling & Kupfer, Le Monnier, Grijalbo, Edilnord2000, Milano2, Milano3, Mediolanum, Medusa Film, Medusa Video 5, Teatro Manzoni, Blockbuster Italia, Milan A.C., Pagine Utili, Newmedia Investment S.A., Yond, 5 sexy shop in Brianza e naturalmente un paio di residence di signorine all’Olgettina…

Subito dopo però, in pieno clima da realtà virtuale, un altro sondaggio realizzato da Ipr Marketing ci rassicura: Pdl, l’effetto Berlusconi non esiste, il nostro sondaggio boccia il “grande ritorno”.
Secondo l’indagine Ipr, il centrodestra non andrebbe oltre il 30%, sia con Alfano che con il Cavaliere candidato premier. Centrosinistra con l’Udc al 41-42%. Gradimento in ripresa per Monti: ora è al 49%
A questo punto non rimane che attendere il prossimo sondaggio dal titolo “Ma gli italiani sono davvero un popolo di coglioni?”.

Rai, Cda vota Tarantola presidente.
Il nuovo presidente, indicato dal premier Monti, (a proposito è quasi certo che la signora Tarantola sia lo stesso Monti con la parrucca come indicato da fortunato fotomontaggio) non ha partecipato alla riunione per ‘garbo istituzionale’. In realtà era a casa a provare ad accendere la televisione con alcool, fogli di giornale e fiammiferi.

Della serie ‘Dio c’è e odia i poveri e i disperati’: «Senz’acqua su un barcone, morti in 54»
Tentavano di raggiungere l’Italia dalla Libia. Unico superstite, un eritreo: «Calvario di 15 giorni, morti di sete  uno a uno».

Notizie fresche dalle due regioni più floride del nostro Paese: Scandalusia e Intollerandia.
Scandalusia:
– l’imprenditore Gian Mario Rossignolo ex grande manager Telecom, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Le manette sono scattate nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Torino su finanziamenti pubblici per sette milioni e mezzo di euro per corsi di formazione professionali alla De Tomaso che in realtà non sono mai stati avviati (e bravo il super manager!)
– il vice presidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo (Pdl), è finito agli arresti domiciliari con le accuse di associazione a delinquere, finanziamento illecito ai partiti e l’appropriazione indebita.  Samuele Piccolo ai domiciliari con il padre Raffaele. In carcere il fratello Massimiliano, considerato “capo, organizzatore e promotore” dell’associazione a delinquere. Indagata la madre. Già pronta la lista “Tengo Famiglia”. Sospeso per invidia dal Pdl. Le cronache ci raccontano le incredibili gesta elettorali del piccolo Samuele, cattolico fervente – c’è chi lo dava vicino a Cl, chi all’Opus Dei, chi semplicemente vicino a se stesso, rimarrà famoso perché a 22 anni s’inventò la festa dei nonni, riservata a migliaia di anziani, ospite pure Banfi. Frasi celebri: «Bisogna stare in mezzo al popolo». (Piccolo ma sagace…).

Intollerandia 1: succede in Italia nel 2012. Genitori hanno chiesto ai clan di ‘cacciare’ i rom dalla zona, perché non volevano che i loro bambini frequentassero la stesso scuola dei loro figli. E’ questo, secondo le indagini della procura di Napoli il movente dei raid incendiari avvenuti nell’accampamento di via Gianturco nel dicembre del 2010. Aggressioni “vili e feroci” che hanno portato oggi all’arresto di 18 persone appartenenti al clan camorristico Casella-Circone attivo nell’area orientale di Napoli, in un’operazione congiunta di carabinieri e polizia.
L’iniziativa sarebbe partita da alcuni genitori del quartiere, esperti in metodi di pedagogia sperimentale, che, dopo avere fatto invano pressioni sul capo d’istituto perché allontanasse i piccoli nomadi, avevano pensato di ricorrere alle maniere forti rivolgendosi ai boss di zona.
Immaginate per un istante il contrario. “Genitori rom hanno chiesto ai clan di ‘cacciare’ i napoletani dalla zona, perché non volevano che i loro bambini frequentassero la stesso scuola dei loro figli…”. Il cammino verso la civiltà non solo è ancora lungo, ma a tratti impossibile…

Intollerandia 2: simpatica polemica sulla dispensa della Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri intitolata «Sinossi per la preparazione al concorso per l’avanzamento a scelta per esami al grado di maresciallo aiutante s. Ups». che definisce gli omosessuali dei «degenerati».
Anzi, per essere precisi, include l’omosessualità tra le principali degenerazioni sessuali da rintracciare in una persona da identificare, tra cui «l’esibizionismo, il feticismo, il sadismo, il masochismo, l’incestuosità, la necrofilia, la bestialità (o zoofilia)». “Mamma mia quante storie” hanno commentato i diretti interessati, “abbiamo detto degenerati mica ricchioni…”.

Decisivi passi avanti per costruire il “Grande Museo del Comunismo” con quel che rimane della grande utopia: Raùl Castro in visita alla salma di Lenin chiede i segreti per imbalsamare Fidel (e Fidel pensa bene di sfiorarsi gli attributi). Il presidente cubano riallaccia i rapporti con lo storico alleato passando tre giorni a Mosca e nella capitale visita i laboratori che curano il corpo del leader della rivoluzione d’ottobre. Vuole riservare lo stesso trattamento al fratello dopo la morte. Hasta la salma siempre!

Cade un altro mito dell’infanzia: bolle di sapone tossiche, maxisequestro dei carabinieri
Le confezioni bloccate alla Spezia, prevenivano dalla Cina. Nel liquido un batterio resistente agli antibiotici, altamente rischioso per i bambini. Le confezioni di bolle sequestrate sono a forma di cono gelato e di manganello. Pare che le bolle in questione quando esplodono lo facciano attraverso una potente deflagrazione che proietta il bambino direttamente tra le nuvole. Panico tra gli angeli custodi.

Notizie essenziali per la sopravvivenza estiva: alla faccia della crisi, dei gossip, di chi vuole il loro amore costruito a tavolino. Belen Rodriguez e Stefano De Martino se ne infischiano di quello che gli altri pensano di loro e come due ragazzini si divertono a Formentera in una serie di acrobazie alla Dirty Dancing (seguono commenti in volgare).

Minosse colpisce ancora. Continuiamo con le ondate di caldo.
Per approfittare delle ondate di calore, il ministero per lo Smaltimento della Popolazione in Eccesso offre sul proprio sito una serie di consigli, tra cui: facilitare al massimo l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18); fare di tutto per trovarsi in zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti valori di ozono, in particolare convincere a uscire di casa gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti; fare attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata; trascorrere le ore più calde della giornata sul balcone o sul terrazzo condominiale, bagnarsi spesso con acqua calda; utilizzare correttamente il condizionatore. Se non si sintonizza su Canale 5 non prendetelo a calci.

Chiudiamo con un pensiero affettuoso.  E’ morto Alfredo Provenzali, storico radiocronista sportivo della Rai e dell’Italia in bianco e nero quando si ascoltando alla radio i racconti  di “Tutto il calcio minuto per minuto” e la sua voce passava i collegamenti a Enrico Ameri e Sandro Ciotti.  Rapsodi gentili e invisibili che passavano il tempo a narrare le gesta sportive dei nostri eroi attraverso una scatola, qualche filo e le grandi leve dell’immaginazione. Adeus…

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