Chi sale e chi scende. Settimana dal 24 al 30 dicembre

ROMA – Ultima settimana di un anno bisestile, iniziato con Schettino e le profezie dei Maya e finito con il volantino di don Corsi, il delirio televisivo di Berlusconi e la morte di Rita Levi Montalcini.

In mezzo il bailamme della crisi economica, i rimedi, i provvedimenti, lo spread, le proteste, i bilanci, gli scandali e scandaletti, i rimborsi elettorali, le truffe etc.
Qualcuno pensava che il paese fosse alle prese con una preoccupante deriva etica, invece non era che la sua vera natura… Ground zero per noi è la norma.
Ma vediamo in dettaglio questi ultimi giorni dell’anno.

Settimana noiosetta dedicata a chi sale e chi scende, non nel senso della tipica classifica di fine anno dei personaggi vip che “salgono” o “scendono” una immaginaria scaletta di gradimento inventata dai media, ma del distinguo tra Monti vs Berlusconi, ovvero la politica del ”sali-scendi”. Dopo infatti le innumerevoli discese in campo del cavaliere assistiamo ora alla “salita’ ufficiale in politica del professore.

L’espressione ”salire in politica”, usata da Monti è “l’espressione di un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune”. Silvio Berlusconi per distinguersi ha spiegato invece di essere ‘sceso in politica’, perché proveniente da un rango superiore. Ha detto proprio così “rango superiore” e l’intervistatore ha sbarrato gli occhi.
    
L’imparziale Osservatore romano, con un articolo dal titolo ‘La salita in politica del senatore Monti’, puntualizza: “È questa domanda di politica alta che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del Governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di là dei contenuti del suo manifesto politico”.
Padre Mario “Vuole recuperare un senso alto e nobile” e la Goldman Sachs i propri investimenti nelle speculazioni. E’ il vero nuovo miracolo italiano sponsorizzato dall’inossidabile brand vaticano.
Pare infatti che senza la Sante Primarie,  in Italia non si vada da nessuna parte. Per inciso credo che continuiamo a essere l’unico paese che deve avere l’imprimatur di un paese straniero (il Vaticano) per decidere chi sia in grado di governarlo.
V’immaginate la Francia, la Germania ma qualsiasi altra nazione democratica “adulta” dove prima delle elezioni il Vaticano esprima le proprie preferenze (e appoggio) per il candidato a lui gradito, o che abbia ricevuto dal candidato solide rassicurazioni nei propri confronti. Per inciso vale la pena ricordare come sono stati bravi a tollerare il Gran Puttaniere della Repubblica?
Questa volta il prescelto è Padre Mario Monti. Gli zombi della democrazia cristiana esultano.
Interessante riflessione di Alfano Caso Umano, ”la Chiesa non sponsorizza Monti, ma nella sua ottica universale spinge per l’impegno politico di tutti i cattolici”, ha commentato cercando di rimanere serio.

In settimana, inoltre, pare si siano chiariti i contorni dei prossimi contendenti alle elezioni e sono iniziate le prime  schermaglie tattiche.
Il calendario dei match della prossima settimana prevede:
Monti vs Berluconi
Berlusconi vs Monti
Berlusconi vs tutti
Grillo vs Monti
Grillo vs tutti
Ingroia vs Grasso
Bersani vs Casini
Alfano vs Alfano.

Nel frattempo Berlusconi, continua l’invasione in tv.
La Rai promette: “Stesso spazio ad altri leader”. Ma dovrebbe avere altri sei canali.
Al vaglio una proposta per regolamentare le tante apparizioni dei giorni scorsi e collegarle allo stesso meccanismo di quelle più regolari  della Madonna di Medjugorje. In tal caso lo si farebbe apparire a giorni prestabiliti secondo un programma concordato e annessi annunci di miracoli. Il Vaticano è interessato al possibile business collegato.

Grillo: “Monti presuntuoso”.
Contro-Agenda in 16 punti
Beppe Grillo attacca Mario Monti definendolo un “presuntuoso” e presenta la sua Agenda in netta contrapposizione con quella del premier dimissionario.
“Un non eletto – dice del Professore – che non partecipa alle elezioni con l’obiettivo di farsi rieleggere, lascia, da assoluto impunito, la sua Agenda in eredità al prossimo governo, nel caso non sia ancora lui presidente del Consiglio. Non scende in campo, ma sale in politica, ascende al Cielo. Non è stato sfiduciato dal Parlamento, ma si è sfiduciato da solo”. E ancora: “E’ un fenomeno della autoreferenzialità estrema, un energumeno anticostituzionale, un presuntuoso che non ammette lo sfascio economico di cui è diretto responsabile. Non si è mai visto in una democrazia che ci si candidi alla guida di una Nazione con la pretesa di non partecipare alle elezioni e che si imponga il programma ai successori al pari delle Tavole della Legge di Mosè “. E conclude: “Del doman non v’è certezza, ma con altri cinque anni di montismo e della sua agenda c’è l’assoluta sicurezza del fallimento economico senza ritorno dell’Italia”.

Novità dal fronte della magistratura: Ingroia si candida. Berlusconi nel panico, pensava di averla fatta franca.
L’ex magistrato palermitano Antonio Ingroia scioglie la riserva e annuncia il suo ingresso in politica con la candidatura a premier della neonata lista “Rivoluzione civile”. Il simbolo contiene in grande il nome del candidato con sopra la scritta in blu “Rivoluzione civile” e sotto, in rosso, le sagome dei manifestanti del “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo su uno sfondo che vira all’arancione.
“Da magistrato – dice Ingroia – non avrei mai creduto di dovermi ritrovare qui per continuare la mia battaglia per la giustizia e la legalità in un ruolo diverso”. “Quando giurai la mia fedeltà alla Costituzione pensavo di doverla servire solo nelle aule di giustizia. Ma non siamo in un paese normale e in una situazione normale – prosegue il magistrato palermitano – Siamo in una emergenza democratica. E allora, come ho detto, io ci sto. E’ venuto il momento della responsabilità politica.  Bene bravo, ma attento a non fare la fine di Di Pietro.

Volevate qualche altro motivo per vergognarvi di essere italiani (e casomai cattolici?): delirio sessuofobico di un parroco cultore dei luoghi comuni più beceri.
Attraverso un volantino shock il parroco di San Terenzo accusa le donne di ‘provocare la violenza con abiti succinti’.
Ricordare al Padre che l’Italia, è il Paese con il maggior numero di femminicidi d’Europa e ha un altissimo numero di violenze consumate all’interno delle mura domestiche, sarebbe superfluo. Vi direbbe che le vere vittime sono stati i maschi perché provocati. Segue una cristallina spiegazione sugli imperscrutabili disegni divini.
Interessanti a livello antropologico, nonché umano e perché no, vista la professione del soggetto in sé, teologico, alcune sue dichiarazioni:
“Le donne non devono provocare”
“Smentisco di voler lasciare l’abito talare e di aver inviato alcuna lettera alle agenzie di stampa nella quale comunicavo questa decisione”.
Parlando con la cronista: “Spero le venga un colpo”
 “Se vede una donna nuda cosa prova? O forse è un frocio… “.

In attesa che venga inviato un esorcista per riportare don Piero alla ragione, sorge però il dubbio che nel delirio abbia detto cose che la maggioranza degli uomini in questo paese (in continuo via di sviluppo civile) ha sempre pensato e messo in atto.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ma se proprio deve farlo cerchi di non sbagliare la mira…

Accade nel 2012! Arsenico e vecchi rubinetti. Lazio, da gennaio in migliaia senza acqua.
Niente più deroghe ai valori di arsenico.
Dopo tre proroghe, Bruxelles ha detto basta e in alcune decine di comuni della Regione dovrà scattare il divieto. I sindaci saranno costretti a far arrivare ogni giorno i irifornimenti con autocisterne e autobotti
Ostriche e champagne per la casta, acqua all’arsenico per la gente normale. Per un’amara coincidenza nello stesso giorno in cui l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito lascia il carcere, arriva l’annuncio che qualche decina di migliaia di abitanti del Lazio dal primo gennaio dovrà tenere chiusi i rubinetti di casa.  Il 31 dicembre 2012, avvisa una nota di Legambiente, scadono infatti tutte le possibilità di ulteriori proroghe per le deroghe ai parametri delle acque potabili stabiliti dalla legge e l’unica regione che non riuscirà a ripristinare i valori, in particolare per l’arsenico (e in misura minore per i floruri) entro la scadenza è il Lazio. In realtà era stata chiesta una terza deroga, che avrebbe esteso il tempo necessario a risolvere l’emergenza all’assurda durata di 12 anni, ma Bruxelles ha detto stop. Per questo con l’arrivo del 2013 i cittadini dei comuni coinvolti verranno applicate pesanti ordinanze che limiteranno l’uso dell’acqua potabile, come il divieto a berla, utilizzarla per lavarsi i denti o per l’industria alimentare.
Come diceva quella massima? Dar da bere agli assetati… Magari.

Dopo una vita lunghissima spesa tutta a servizio della scienza se ne è andata Rita Levi Montalcini. Lo ha fatto il penultimo giorno dell’anno e ci ha regalato qualche momento dolce di riflessione su come una vita possa essere piena, animata di ideali e sapere. Una vita di alto livello e semplice allo stesso tempo.  Una piccola pietra preziosa da incastonare nella memoria, invasa ormai da momenti aridi e volgari. Un esempio da raccontare e raccontarci perché ci ricorda semplicemente la presenza e la necessità della libertà.

Buon anno che verrà…

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