L’Iran contro l’Onu: 996 persone giustiziate nel 2015

NEW YORK – L’Iran ha denunciato oggi l’approccio “”parziale”” dell’inviato Onu Ahmad Shaheed sulla situazione dei diritti umani nel Paese dove, secondo lui, 996 persone sono state giustiziate nel 2015.

“Per noi, il contenuto del rapporto sulla Repubblica islamica d’Iran è stato preparato in maniera parziale con motivazioni politiche e discriminatorie”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Afafri esteri di teheran, Jaber Ansari.Secondo il funzionario iraniano, il rapporto redatto da Shaheed “è privo di equilibrio e soggettivo e, invece di prendere in considerazione la realtà esistente, è stato preparato sulla base di informazioni non verificate”. “Dal nostro punto di vista, la promozione dei diritti umani è una questione importante per tutti i Paesi e non può essere realizzata se non attraverso la cooperazione, i negoziati e un trattamento non selettivo”, ha aggiunto il portavoce iraniano. Almeno 966 persone sono state giustiziate in Iran lo scorso anno, un numero record nell’ultimo ventennio, secondo quanro riferito da Shaheed al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. “Almeno 73 minorenni sono stati giustiziati” tra il 2005 e il 2015, di cui 16 negli ultimi due anni, ha aggiunto il funzionario dell’Onu. E almeno altri 160 sono attualmente nel braccio della morte, ha precisato Shaheed, dicendosi preoccupato anche dal fatto che 47 giornalisti e blogger si trovano attualmente in prigione in Iran.

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