Msf: un incubo oggi il Mediterraneo, soli a salvare migranti

ROMA – “Un vero incubo” la situazione oggi nel Mediterraneo, con “cinque salvataggi compiuti e altri tre da fare”: è quanto ha scritto su Twitter l’organizzazione Medici senza frontiere che opera in partenariato con SOS Mediterranee sulla nave Aquarius, precisando che “non ci sono navi sufficienti nella zona di ricerca e soccorso. Non c’è marina, non c’è guardia costiera. Abbiamo chiesto aiuto, ma nessuno può venire”.

All’appello ha risposto la nave Golfo Azzurro dell’ong Proactiva Open Arms, che conta già 222 persone a bordo. “Questa è follia – ha aggiunto Msf – i politici europei sono al vertice di Malta a chiacchierare e le ong sono da sole a salvare migliaia di persone nel Mediterraneo”. E’ infatti in corso a La Valletta il vertice informale Ue per discutere della rotta migratoria del Mediterraneo Centrale. Ieri, stando al comunicato diffuso dalla Guardia costiera, sono stati tratti in salvo “circa 1.300 migranti nel Mediterraneo Centrale in 12 distinte operazioni di soccorso. I migranti salvati si trovavano a bordo di sei gommoni e sei barchini in legno e sono stati soccorsi da Nave Diciotti della Guardia Costiera, da Nave Cigala Fulgosi della Marina Militare inserita nel dispositivo Mare Sicuro, dalla nave britannica ECHO inserita nel dispositivo EunavforMed, dalla nave norvegese Siem Pilot, inserita nel dispositivo Frontex. Alle operazioni di soccorso sono intervenute le motovedette CP306 e CP324 della Guardia Costiera, nonchè unità mercantili presenti nello scenario operativo”.  

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