Cosa chiederesti a Babbo Natale, come dono per te, sotto l’albero?

Questa è stata una domanda posta ai miei clienti, in questi giorni. Condivido qualche risposta in modo sintetico, lasciando a voi la riflessione. Sono tutti argomenti che meritano un approfondimento dedicato, su cui torneremo, con piacere, nell’arco del prossimo anno.

  • “La forza di Perdonare chi quest’anno ha provocato, nella mia Vita,  un importante cambiamento non desiderato”.  (cit. M.)

Subire un “torto” importante non è mai una cosa semplice da gestire, sia a livello emozionale, sia dal punto di vista pratico. Quando ci si trova in questa condizione, ci si sente in balia di varie emozioni: rabbia, tristezza, desiderio di vendetta, ecc.. Reazioni assolutamente umane. Si entra così in uno stato di malessere ed in un circolo di pensieri, che spesso porta in un vortice di dolore e insofferenza. Tutta l’energia sarà impiegata a ripensare al torto, a comprendere come è successo, il perché lo abbiamo subito, fino, addirittura, a concentrarsi su una  reazione poco positiva all’evento, che può sfociare nel desiderio di vendetta. Spesso la vendetta non è attuata, per fortuna, ma quanta energia viene impiegata per pianificarla, progettarla e ripercorrerla mentalmente?

Saper perdonare non è solo questione di essere buoni né di “buonismo”,  ma  è la chiave che ci permette di riappropriarci delle nostre energie, dei nostri pensieri, e di focalizzarci sulla ripartenza e su nuovi obiettivi. Il passato e lo “Tsunami”, che hanno sconvolto la nostra vita, diventano fonte così di apprendimento per gestire meglio oggi e domani. 

Ma attenzione, il perdono, altresì, non prevede sempre una riconciliazione.  Invece, spesso aiuta a voltare pagina, perché l’attenzione non è più sull’evento subito, nè su chi lo ha provocato, ma sull’Oggi e il futuro, si smette di vivere in un passato doloroso e da una possibilità concreta di reagire e andare avanti. Stare lontani, alcune volte, anche con il pensiero, è la cosa migliore che si può fare, quando la fiducia è svanita è difficile ricostruirla, rimanere in contatto è rinforzare e rinnovare il dolore vissuto.

Insomma il Perdono è la chiave che riaccende la nostra macchina da corsa,  l’energia, dello tsunami vissuto, viene convertito in nitro-carburante che ci fa ripartire velocemente, l’apprendimento generato la mappa per muoverci meglio verso un nuovo viaggio ed una nuova meta.

  • Cambiare senza temere il giudizio degli altri” (cit. P.)

Si cambia e si va avanti, un’unica certezza, o per necessità o per volontà, il cambiamento è insito nella Vita di ogni Persona. 

Spesso però i cambiamenti desiderati vengono frenati da chi più ci vuole bene intorno a noi. Per amore o per paura, gli altri tentano di proteggerci da un eventuale cambio poco conosciuto. 

Cambiare però, avendo elaborato l’obiettivo e la strada con cui arrivarci, valutando tutte le possibilità e gli eventuali ostacoli, riduce la possibilità del salto nel buio. Gli altri spesso non sanno tutto ciò, e valutano in modo superficiale e reattivo quanto sta accadendo.

Non tutti sono pronti ad accettare i cambiamenti delle Persone che fanno parte della loro Vita. E tu sei pronto ad accettare i cambiamenti altrui?

Spesso questo diviene una vera propria resistenza al cambiamento, per chi subisce la reazione di chi intorno si “oppone”.

Non è sempre sbagliato ascoltare cosa gli altri hanno da dire, purché le critiche sia costruttive, ma allo stesso  modo è giusto che gli altri accettino le nostre decisioni finali.

  • “Non reiterare lo stesso errore, ammettendo ho sbagliato” , (cit. F.)

A volte ci si ostina a ripetere lo stesso errore pur di non dire ho sbagliato. 
Quanto costa? 
Cosa ci toglie ammettere di aver sbagliato? 
Cosa si guadagna se invece lo si ammette? 
Cosa succederà dopo?

Cosa ti porti dietro da una esperienza sbagliata? 
Cosa serve perseverare? 
Cosa puoi fare di diverso? 
Cosa hai imparato?

Ammettere di aver commesso un errore, se da una parte provoca delusione e sfiducia, dall’altra libera e genera un apprendimento per il futuro.  “Se io ho sbagliato a valutare, io posso cambiare le cose, accetto il mio errore e vado avanti”. (cit. A.)

  • “Eliminare le tolleranze che mi levano energia utile al mio progetto”. (cit.C.)

Le tolleranze sono tutte quelle fonti di distrazione o irritazione che in qualche modo ci infastidiscono, ci disturbano indebolendoci e prosciugando la nostra energia.
Cosa generano? 
Le Sopportazioni: in quanto si tratta di cose, di persone, di eventi, di abitudini, di situazioni che sono nella nostra vita che non ci piacciono, che ci irritano, ci infastidiscono, ci bloccano, ma che in qualche modo cosciente o meno abbiamo deciso di sopportare. “E’ come caricarsi di uno zaino pieno di zavorre inutili e procedere nel nostro camino appesantiti costantemente da oggetti pesanti a cui potremmo rinunciare.”

Eliminare dalla vita, tutte queste fonti di sopportazione, stress e attrito non necessarie, per riappropriarti della tua energia e muoverti più velocemente verso i tuoi sogni, imparare ad accettare e gestire quelle meno facili da eliminare, è possibile e alleggerisce il nostro zaino, creando spazio per oggetti utili al nostro cammino. 

  • “Eliminare i giudizi autolimitanti, che non mi permettono di andare avanti come vorrei”. (cit. L.)

Il Sabotatore interno, che ti fa sentire non capace di fare qualcosa, è l’avversario più difficoltoso da combattere. Ti conosce bene e sa su cosa fare leva. 

Insidia la tua sicurezza alimentando le tue paure, le tue preoccupazioni, i tuoi pensieri negativi e tutto ciò che provoca una diminuzione di autostima, prosciugandoti delle energie che ti occorrono per ottenere ciò che vuoi.

Imparare a gestire questo nemico latente, con un piano ed azioni concrete, ed a piccoli passi raggiungere nuovi successi, lo renderà sempre più debole e meno efficace, tu sarai sempre più forte e sicuro per le tue capacità.

Volutamente ho espresso i desideri relativi al solo superamento di situazioni bloccanti alla nostra realizzazione, perché tutti inseriti in un contesto di cambiamento atto a migliorare la nostra situazione personale o professionale. Ostacoli, che sono presenti nei progetti di sviluppo e rappresentato le vere barriere da gestire e considerare, quando si porta avanti un piano per il raggiungimento di un obiettivo. 

Questi ostacoli sono, più o meno, quelli che ho incontrato anche nell’arco dell’anno nei miei incontri. Nulla di particolare, più o meno sensazioni provate, magari in un particolare momento della Vita, da quasi tutti. Tutti superabili. Ciò non è  semplice, ma tuttavia possibile!

Qualcuno si starà chiedendo, cosa vorrei io trovare sotto l’albero? Innanzitutto tutti gli strumenti utili a realizzare i miei sogni, ma rimanendo nel focus di queste riflessioni, questo è ciò che vorrei: avere sempre il dono di discernere e agire secondo quanto dice questa preghiera: “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscerne la differenza..”!

Il mio migliore augurio per tutti è innanzitutto che l’albero scelto, per mettere questi doni di Natale, sia l’albero della Vita di Kalaloch (vedi foto) simbolo della resilienza, capacità che permette di adattarsi ad ogni cambiamento, che avviene nella Vita, anche non voluto, aggrappandoci ad essa e ai nostri sogni, senza mai perdere la Speranza.

Con l’occasione auguro Buone Feste a Voi e i Vostri Cari

Caterina 

 

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