8 marzo. Se fossi un uomo…

Se fossi un uomo, non dovrei preoccuparmi della mansioni di cura domestiche, già dall’infanzia.

Se fossi un uomo, non dovrei preoccuparmi del ciclo mestruale che inizia finisce e quando, “salta” sono dolori da spiegare.
Se fossi uomo non mi farei carico della procreazione e delle metamorfosi ormonali e corporee.
Se fossi un uomo, potrei scegliere indirizzi scolastici scientifici senza sentirmi una minoranza.
Se fossi un uomo, potrei innamorarmi e sperimentare il sesso senza essere chiamata “puttana”.
Se fossi un uomo, non subirei molestie sessuali.
Se fossi un uomo, avrei chance lavorative e più carriera.
Se fossi un uomo, avrei uno stipendio migliore.
Se fossi un uomo, potrei dare fuori di matto senza essere considerato “isterica”.
Se fossi uomo, non maltratterei la mia compagna e non perseguiterei la mia ex compagna.
Se fossi un uomo, accetterei che le storie d’amore possono finire.   
Se fossi un uomo, non ucciderei mai la donna che mi ha amato.
Se fossi un uomo, amerei sempre i miei figli e non mi dimenticherei mai di loro.
Se fossi uomo, non confonderei l’amore con il possesso, perchè le donne non si comprano.
Se fossi un uomo, userei la mia forza fisica per costruire e non per distruggere.
Se fossi un uomo, vorrei ascoltare la mia compagna mentre racconta leggerezze e paure.
Se fossi un uomo, non commercializzerei il corpo femminile, neppure in pubblicità.
Se fossi un uomo, non dovrei preoccuparmi costantemente dei movimenti del mio corpo; mi muoverei e basta perchè non sarei giudicato.
Se fossi uomo, non dovrei selezionare l’abbigliamento “decente” per non essere fraintesa.
Se fossi un uomo, potrei essere più spontanea perchè libera da vincoli culturali.
Se fossi un uomo, potrei invecchiare senza vergogna.
Se fossi un uomo, non vorrei la donna inferiore a me.
Se fossi un uomo, un vero uomo, vivrei la donna come la ricchezza della mia esistenza.

Però sono una donna, e nel trascorrere della vita ho imparato il significato di quei “Se”.
Adesso ho capito. Fino all’ultimo respiro, dovrò combattere per lo scalino più basso e non per quello che merito.
Per questo, oggi, non offritemi la mimosa, perchè non mi serve a niente. Oggi voglio ricordare i sogni svaniti e le opportunità negate. Oggi voglio pensare al futuro delle nostre figlie, e al passato delle nostre madri. Oggi voglio portare rispetto alle lavoratrici del presente e del passato ed essere solidale con chi non ha lavoro. Oggi, io sono con tutte le donne del mondo.

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