Alitalia-Cai. Accordi disattesi. Altro che “lodo Letta”. La lettera di una cassaintegrata

La situazione Alitalia non è affatto risolta come qualcuno potrebbe pensare. Gli accordi all’epoca stipulati tra governo, cordata di imprenditori e sindacati compiacenti racchiude l’irresponsabilità di una dirigenza che ha speculato sulla pelle dei lavoratori, proprio come ci scrive una cassaintegrata.

La lettera
Gent.ma redazione,
Sono una cassintegrata Alitalia  e con la mia mail intendo ricordare e informare  di quanto sotto riportato:
Gli accordi governativi , chiamato il  “LODO LETTA” , sono stati fino ad oggi in gran parte disattesi : hanno riassunto pochissimi colleghi dalla cassa integrazione.
La nuova Alitalia ha inoltre stipulato un ulteriore accordo il 4 marzo 2011 con i sindacati e invece di riassumere i cassintegrati, preferisce assumere nuovo personale  per 3-4 mesi dopo avergli fatto fare dei corsi ad hoc.
Per il terzo anno consecutivo la nuova Alitalia avrà i bilanci in rosso  nonostante il monopolio sui nazionali e gli sgravi fiscali ottenuti dal governo. Inoltre fa  ora  ricorso alla cassa integrazione senza aver dichiarato lo stato di crisi, e  invita il  proprio personale a richiederla volontariamente ora anche  nel periodo estivo. (da 1 mese a 5 mesi)

Nel 2008 furono sacrificati più di 6.000 lavoratori  perchè la vecchia compagnia di bandiera stava fallendo e la mia domanda è: a cosa è servito il nostro sacrificio? Ad oggi sono ancora 4.200 le persone in cigs tenendo conto che alcuni colleghi sono andati in pensione e altri sono riusciti a trovare un nuovo lavoro.
Vi ricordo che molti di noi alla fine degli ammortizzatori sociali non raggiungeranno i minimi pensionistici e quindi rimarranno poi senza pensione e senza  lavoro.
Certa che pubblicherete questa mia lettera, ringrazio e porgo distinti saluti

Silvia
cassintegrata Alitalia

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