L’Italia ha violato la direttiva Europea sicurezza sul lavoro. La lettera

Di seguito riportiamo la lettera giunta alla nostra redazione

FIRENZE – Neanche io ci credevo più, erano passati due anni da quando il 27 Settembre 2009, ho redatto la denuncia alla Commissione Europea, sulle difformità di alcuni articoli del Dlgs 106/09 (decreto correttivo al Testo unico per la sicurezza sul lavoro: Dlgs 81/08) rispetto alle direttive europee.
Invece oggi, mi è arrivata un’email, con una comunicazione della Commissione Europea Occupazione e Affari Sociali, che mi comunica che il 29 Settembre 2011 è stato approvato il progetto di costituzione in mora, e che il 30 Settembre la lettera di messa in mora è stata inviata alla Repubblica Italiana.
I punti della lettera di messa in mora sono i seguenti:

1)Deresponsabilizzazione del datore di lavoro in caso di delega e subdelega
2)Violazione dell’obbligo di disporre di una valutazione dei rischi per la sicurezza e salute durante il lavoro per i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori
3)Proroga dei termini impartiti per la redazione del documento di valutazione dei rischi per le nuove imprese o per modifiche sostanziali apportate ad imprese esistenti
4)Posticipazione dell’obbligo di valutazione del rischio di stress legato al lavoro
5)Posticipazione dell’applicazione della legislazione in materia di protezione della salute e sicurezza sul lavoro per le persone appartenenti a delle cooperative sociali e a delle organizzazioni di volontariato della protezione civile
5)Proroga del termine per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto esistenti in data del 9 Aprile 1994.

Ora permettete di togliermi qualche “sassolino dalle scarpe”, perchè nonostante io abbia chiesto aiuto ai sindacati e ai partiti politici per questa denuncia, non c’è stato NESSUNO, ripeto NESSUNO che mi abbia aiutato a redarla.
Potevano supportarla se non volevano redarla, neanche quello.
Già far aprire una procedura d’infrazione contro uno Stato è difficilissimo, ed in genere sono sempre associazioni a fare denunce del genere, mai un singolo cittadino, per quale diventa un utopia riuscirci, invece c’è l’ho fatta.
Infine, voglio ricordare, che tale denuncia era anche su alcuni articoli del Dlgs 106/09 che ritenevo incostituzionali, ma sui quali la Commissione Europea non si è potuta esprimere, perchè la costituzionalità di una legge non è di Sua competenza.
Purtroppo un singolo cittadino non può accedere direttamente alla Corte Costituzionale per fare un ricorso del genere, può farlo solo un associazione, quindi un sindacato o un partito politico.
Chissà quando la notizia di questa procedura d’infrazione arriverà nei prox giorni sui mezzi d’informazione (voglio sperare che ci sarà almeno un quotidiano nazionale o un tg o un programma di attualità o una rivista che darà ampio spazio a questa importante notizia anche con un intervista), se qualcuno di loro si sentirà in dovere di farlo.
E scusate lo sfogo, ma quando ci vuole, ci vuole!!!

Marco Bazzoni Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe