Femminicidio. Genitori consapevoli. PARTE 10

La prevenzione al femminicidio e  alla violenza sulle donne può passare anche attraverso l’ attivazione di Corsi per diventare Genitori Consapevoli

 
ROMA – Mi stupisce constatare che in un mondo dove si organizzano corsi per le cose a volte più inutili che si possano immaginare,  non esistano corsi che aiutano i futuri genitori ad esercitare quello che è ritenuto il mestiere più difficile al mondo .Qui non mi sto riferendo a quanto riguarda  la gestione materiale  di un bambino ma a quanto concerne la sua sana , equilibrata, crescita psicologica e affettiva.
 Dieci incontri di gruppo con 10/12 coppie, in cui informare  i  futuri genitori  di quelle che sono le fasi psicologiche che attraversano i bambini durante la crescita : la fase orale, la fase anale, la fase edipica evidenziando che non è solo il bambino che le affronta, ma che i genitori  ne sono compartecipi con ruoli e competenze diverse.
Come si caratterizzano queste fasi?
. Qual ’è il ruolo e quale la modalità di riferimento più adeguata, per vivere al meglio e fare vivere al meglio questi anni così faticosi, eppure contemporaneamente così splendidi ?
 Una crescita senza problemi significativi di  psicologia infantile, è  legata certamente all’ equilibrio dei genitori, sia come singoli individui sia come coppia,  ma anche alla loro capacità di rendersi conto di quando c’è qualcosa che non va nel loro esserci come figure di riferimento, come maestri di vita , quali essi sono, per i loro figli.
Quali sono i segnali che  evidenziano un blocco  o una difficoltà nello sviluppo del piccolo in relazione a mamma e papà ? Che cosa significa se un bimbo durante la fase dell’ allattamento morde il capezzolo della madre anziché attaccarvisi delicatamente ? E cosa significa se più avanti diventa stitico? E cosa, se dopo avere imparato a controllare gli sfinteri, torna a fare la cacca addosso o la pipì a letto? E cosa significa se si masturba? Tanti altri possono essere gli interrogativi da porsi, comunque ognuno di questi comportamenti sta ad indicare un particolare disagio del bambino che nasce nel rapporto con uno o entrambi i genitori, e questo disagio va affrontato subito e risolto, anche se al momento può sembrare banale, perché se trascurato, più avanti negli anni si manifesterà come stato  nevrotico, psicotico o borderline.
Occorre sapere che il rapporto che il bimbo instaura con la propria mamma, è il prototipo dei rapporti che, in età adulta, andrà instaurando con le donne importanti della sua vita. Lo stesso vale per il rapporto che una bambina instaura con il suo papà. Ad esempio : se il rapporto di una bambina con il padre si caratterizza  attraverso una modalità violenta o di abuso sessuale , è molto facile che in età adulta questa donna  sarà attratta da uomini con  caratteristiche simili a quelle del padre, che la metteranno nella condizione di vivere secondo questo schema a lei familiare ma devastante.
Informare i futuri genitori  di tutto questo, rispondere alle loro domande, instaurare un dialogo  aperto con loro, , consente di  renderli consapevoli dell’ importanza  del loro ruolo e delle conseguenze negative  che certe manchevolezze avranno nella vita dei figli e di conseguenza nella loro.
Nell’ ambito di un gruppo , qualora dovesse evidenziarsi un disagio  in una persona in particolare , sarà necessario incontrarla individualmente.
Oggi è possibile neutralizzare i traumi  con un numero limitatissimo di sedute, attraverso una tecnica chiamata E.M.D.R. (Eye Movement Desensitization and Reprocessing )
Qualora questo non dovesse bastare si renderebbe necessaria una psicoterapia individuale.
Perché tutto questo lavoro, a che pro? Perché la consapevolezza che ognuno realizzerà, qualunque sia il livello, gli consentirà di non sentirsi più  come una foglia che va a seconda di come tira il vento, ma come una persona che ha in mano le redini della propria vita e per questo va esattamente dove vuole andare.

… FINE …

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