I robot prenderanno il nostro posto?

Da mercoledì 12 aprile il ciclo di incontri di “riflessione” su uomini, animali e macchine promosso da Sefir, Scienza e fede sull’interpretazione del real.Bibliocaffè Letterario, via Ostiense 95, Roma 

I robot prenderanno il nostro posto?  L’uomo è un animale come tutti gli altri?  Quanta biologia e quanta ingegneria entrano nella comunicazione umana? Animali fantastici e macchine futuribili ci parlano del divino? Il nostro destino è scritto nei geni?


Sono i cinque affascinanti interrogativi cui i conferenzieri, tutti studiosi e docenti di fama internazionale, proveranno a suggerire delle risposte (o a aggiungere ulteriori domande).

 

Di seguito il calendario degli incontri, tutti con inizio alle ore 17.00

 

Mercoledì 12 aprile 2017 ore 17.00

I robot prenderanno il nostro posto? 

Esplorare quel che le macchine sanno (o sapranno) fare in confronto all’essere umano.

Relatore Gianni Iacovitti, Studioso prestigioso, ha seguito progetti di alto valore sociale, ha collaborato alla ricostruzione post terremoto degli affreschi di Assisi; Già professore ordinario di Teoria dei Segnali, Facoltà d’Ingegneria della Sapienza.

Mercoledì 19 aprile 2017 ore 17.00

L’uomo è un animale come tutti gli altri?

Verificare somiglianze e differenze, soprattutto in materia di libertà e creatività.

Relatore Augusto Vitale, Ricercatore all’Istituto Superiore di Sanità, Roma, segretario della Federazione Europea di Primatologia, già presidente dell’Associazione Primatologica Italiana

Mercoledì 3 maggio 2017 ore 17.00

Quanta biologia e quanta ingegneria entrano nella comunicazione umana?

Sottolineare da un canto le basi biologiche della comunicazione umana e dall’altro la rilevanza del ricorso alla tecnologia delle comunicazioni.

Dialogo tra Nicola Di Stefano (ha un dottorato in bioetica, è musicista, si è occupato di intelligenza incorporata)e Simone Scardapane, (dottorato in tecnologie dell’informazione e della comunicazione)

 

Mercoledì 17 maggio 2017 ore 17.00

Animali fantastici e macchine futuribili ci parlano del divino?

Riflettere sugli abbondanti riferimenti alle “cose ultime” presenti nella fantascienza, nel genere fantasy, etc.

Relatore Giuseppe Lorizio, Professore ordinario di Teologia Fondamentale alla Università Lateranense, ne dirige l’omonima specializzazione e la rivista Lateranum. Coautore del testo “La teologia tra scienza e fantascienza”.

Mercoledì 31 maggio 2017 ore 17.00

Il nostro destino è scritto nei geni?

Comprendere che avere un patrimonio genetico non elimina la nostra libertà.

Relatore Carlo Cirotto, Già professore ordinario di Anatomia Comparata e Citologia all’Università di Perugia.

 

“Alcune persone – afferma il professor Giandomenico Boffi, direttore di Sefir – sono sorprese nel sentire che oggi gli scienziati si pongono le domande che sembrano più pertinenti ai filosofi o ai teologi tipo: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Che senso ha tutto questo? Ma è una sorpresa non giustificata, perché la distinzione tra una scienza che ci dice “il come” delle cose e una riflessione filosofico-teologica che ce ne dice “il perché” è sempre stata un po’ forzata. La ragione umana infatti comprende la realtà solo all’interno di modi di conoscenza parziali, compreso quello filosofico-teologico, cioè in un intreccio di saperi aperti e complementari”.

Con questi incontri ci proponiamo di sollecitare una riflessione sull’uomo mediante un confronto con gli altri animali e con le macchine basato sulle acquisizioni scientifiche contemporanee e sulla relativa narrazione fantastica, con l’obiettivo di rilevare meglio quello che ci contraddistingue come specie umana.

Sede degli incontri il Bibliocaffé Letterario, un progetto speciale all’interno del panorama di Biblioteche di Roma: nasce da una convenzione fra le Biblioteche di Roma e il Caffé Letterario ed è il risultato di un progetto comune in cui la biblioteca esce dai luoghi istituzionali per aprirsi ad un pubblico diverso, integrando funzioni ed orari, mentre il Caffè Letterario consolida la concezione di un locale che diversifica ed integra attività culturali e commerciali.

La presenza di una biblioteca pubblica all’interno di un Caffè Letterario privato rappresenta un progetto del tutto innovativo, che prende spunto dall’esperienza londinese degli Idea Stores, e propone, oltre ai servizi tradizionali offerti dalle biblioteche, orari prolungati di apertura, attività di formazione, in uno spazio polifunzionale di 900 mq. che offre momenti di incontro, zone di ristorazione, libreria, aree espositive, iniziative ed eventi culturali.

 La biblioteca possiede oltre 7.000 documenti tra libri, periodici e audiovisivi.

Particolarmente  ricca è la  collezione di audiovisivi che comprende oltre 3000 titoli di cinema d’autore italiano e straniero e circa 700 cd musicali.

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