L’Europride in 20 scatti. Summertime, and the livin’ is easy…LE FOTO

ROMA – Violino elettrico. Penso a Vanessa Mae. Ma questa versione non la conosco. Ne ho un paio di migliaia di interpretazioni diverse, ma questa non la conosco.

Le note arrivano dall’area palco, dove Radio Dee Jay ha la sua postazione e “spara” watt che inondano il Pride Park. Una batteria elettronica scandisce il tempo. Fa tanto techno. Fa tanto notte, anche se è tardo pomeriggio assolato. No, non è Vanessa Mae. La certezza arriva con gorgheggi di soprano: Summertime / and the livin’ is easy…
No, non è Vanessa Mae.

Un centinaio di persone sono sedute di fronte al palco… Una donna col velo, uomini, donne e bambini. Indiani, pakistani, cinesi, italiani…
Sul palco una violinista dai capelli rossi. Non è Vanessa Mae. E non è Radio Dee Jay. Si chiama Her, Lei, saprò dopo.
Sound check.

Gli abitanti dell’Esquilino, che normalmente abitano Piazza Vittorio, non si sono sentiti espropriati dall’ingombrante presenza del Pride Park. Tutt’altro: vi hanno trovato momenti d’intrattenimento e di socialità.
L’usignolo fulvo ha finito di gorgheggiare. Partono gli applausi. Her accenna un sorriso all’inatteso pubblico multietnico, fa un segno d’assenso in direzione del mixer – come dire: è tutto ok – e si dirige verso la scaletta lasciando la scena, in attesa del buio.
Torno sui miei passi.
Nello stand dell’associazione Famiglie Arcobaleno, bimbi e bimbe cinesi giocano insieme a coetanei romani. Anzi, bambini italiani di diverse etnie giocano assieme, ché anche i piccoli orientali e quell’altra più scura di pelle sono nati qui, all’Esquilino, Roma, Italia.
Summertime / and the livin’ is easy…

 

Le foto

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