Alitalia-Cai. “Io cassaintegrato senza futuro”. La lettera disperata un lavoratore senza diritto al lavoro

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci lascia  sgomenti sulla drammatica situazione da cassaintegrato che si protrae da anni e coinvolge tutti quei lavoratori Alitalia sbattuti fuori dall’azienda e che a breve andranno ad alimentare le fila dei disoccupati

La lettera

Sono uno degli oltre 200 assistente di volo in cassa integrazione, che non raggiunge i requisiti pensionistici, appartenente al guppo Alitalia S.p.A. (Volare S.p.A., Alitalia Express S.p.A., Alitalia S.p.A.).
Purtroppo mi trovo in questa deplorevole situazione lavorativa da dicembre 2008.  All’inizio si pensava che le cose potessero migliorare per tutti noi e che sarebbe solo stata una questione di tempo e di organizzazione aziendale prima che noi cassa integrati venissimo regolarmente ristabiliti. Mese dopo mese, mantenendo lo stretto contatto con le nostre organizzazioni sindacali, si procedeva con la promessa di una prossima e vicina riassunzione. Il tempo sembra essere volato, sono passati due anni e mezzo e la situazione per noi è rimasta invariata. Nell’estate scorsa (2010) si sono inaugurate parecchie nuove destinazioni tra cui le più importanti: la Los Angeles da Roma e la Miami da Milano Malpensa che implicavano l’assunzione di oltre 160 assistenti di volo. Alitalia/CAI ha preferito attingere da personale stagionale piuttosto che dal proprio personale effettivo posizionato in cassa integrazione. I sindacati hanno giustificato il fatto che a breve sarebbe toccato a noi rientrare. Sono passati altri 12 mesi, e Alitalia/CAI è pronta a lanciare sul mercato altre nuove destinazioni, tra cui le più importanti la Rio de Janeiro e la Pechino, entrambe da Roma. Come sottolineato, anche per questa volta, dalle nostre organizzazioni sindacali, questo sarebbe stato un buon motivo affinchè noi personale in cassa integrazione, saremmo potuti rientrare. Anche questa volta Alitalia/CAI ha preferito attingere, addirittura da personale del tutto esterno all’azienda offrendo loro contratti stagionali. I sindacati hanno risposto che le assunzioni per noi sarebbero previste verso settembre/ottobre 2011.

Chiunque abbia un po’ di buon senso e un po’ di esperienza in questo campo, sa benissimo che non si assume personale in bassa stagione.
Attualmente Alitalia/CAI, possiede nel proprio bacino oltre 800 assistenti di volo stagionali che fa lavorare regolarmente, mantenendo ignorato il proprio personale, con esperienza e professionalmente formato, in cassa integrazione.
Da considerare anche l’intera collettività, che a proprie spese, sta sostenendo i costi per pagare le casse integrazioni a persone che hanno l’effettiva possibilità di immediata riassunzione.
Deluso e amareggiato dal mancato adempimento del proprio compito da parte di tutte le organizzazioni sindacali a favore di noi lavoratori con famiglia e spese da affrontare il cui futuro è incerto, io Vi chiedo di poter vagliare sulla condatta aziendale di Alitalia/CAI e di sollecitare tutte le istituzioni competenti per mettere fine a quest’oltraggio nei confronti di noi lavoratori bloccati in questo limbo, che degnamente attendiamo che il nostro diritto ci venga riconosciuto: quello di rientrare a lavorare.

Certo di un Vostro utile intervento, le invio i miei più cordiali saluti.
Assistente di volo cassintegrato gruppo Alitalia.

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