Trovato morto il figlio di Sylvester Stallone. Mistero sul decesso

LOS ANGELES – Dramma in casa Stallone. Sage Moonblood, secondogenito di Sylvester Stallone, e’ stato trovato cadavere nella sua abitazione di Hollywood: aveva 36 anni. Ancora da accertare le cause del decesso, risalente a ieri: stando a quanto riferito dagli inquirenti, nella villa non sono stati riscontrati segni di scasso ne’ di violenza.

Il giovane cineasta, una vita trascorsa nell’ingombrante ombra del padre, secondo fonti non identificate, citate dal sito on-line di gossip sullo show-business ‘Tmz’, avrebbe ingerito una dose eccessiva di non meglio specificate pillole, ma non e’ chiaro se l’overdose sia stata intenzionale ovvero accidentale. In un comunicato diramato dalla sua agente Michelle Bega, il protagonista di ‘Rambo’ si dice “distrutto e sopraffatto dal dolore per l’improvvisa perdita del figlio”, un vuoto che “si fara’ sentire per sempre; un “rottame”, definisce con malagrazia le condizioni del 66enne attore-regista italo-americano lo stesso ‘Tmz’.
A scoprire il corpo e’ stata una governante, che avrebbe subito dato l’allarme chiamando non solo la polizia ma anche un’ambulanza, giunta comunque quando ormai da tempo non c’era piu’ nulla da fare. La vittima, che sembra fosse di ritorno a Los Angeles da San Diego, dove aveva visitato ‘Comic-Con’, l’annuale esposizione che costituisce una sorta di stati generali del fumetto mondiale, era nato dal primo matrimonio di Stallone, conclusosi peraltro dopo dieci anni nel 1985: con Sasha Czack, alla quale nella nota l’ex marito rivolge “la propria pieta’ e il proprio pensiero”.

Sage aveva esordito sul grande schermo proprio al fianco del genitore nel 1990, in ‘Rocky V’, dove interpretava il ruolo del figlio, gia’ toccato in precedenza al fratello maggiore Sergheo. Insieme al padre aveva recitato sei anni piu’ tardi in ‘Daylight – Trappola nel tunnel’, un autentico flop al botteghino. In tutto aveva partecipato come interprete a una quindicina di pellicole, producendone tre tra le quali ‘Vic’, di cui nel 2006 curo’ anche regia e sceneggiatura oltre a comparirvi in prima persona, ottenendo il premio per il migliore esordiente al Boston Film Festival. “Era un giovane di grande talento, una persona meravigliosa”, il commento finale di Stallone senior.

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