Pussy Riot. Due componenti ricercate dalla Polizia fuggono da Mosca

MOSCA – Due componenti della punk-band russa Pussy Riot, ancora libere, ma ricercate dalla polizia, sono “fuggite dal Paese” e stanno “reclutando femministe straniere per preparare nuove azioni di protesta”.

Lo annuncia la stessa band, mediante il proprio account su Twitter. Tre delle componenti del gruppo sono state condannate la scorsa settimana a due anni di reclusione per teppismo a sfondo religioso, dopo aver inscenato una “preghiera punk” nella cattedrale ortodossa di Mosca, chiedendo alla Madonna di liberare la Russia da Putin.

Le due fuggitive avevano anche loro avevano partecipato alla ‘preghiera punk’ nella basilica del Cristo Salvatore. «Si trovano in un posto sicuro, fuori dalla portata della polizia russa”, – ha detto Pyotr Verzilov, marito di Nadia Tolokonnikova,  lasciando intendere che si trovino in un paese che non ha accordi di estradizione con la Russia. “Bisogna ricordare – ha aggiunto – però che nel paese ci sono ancora 12 o 14 membri del gruppo che partecipano attivamente, è un grande collettivo», ha aggiunto il marito di colei che è diventata ormai ‘testimonial del gruppo e icona pop.

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