Grecia. Il paese si ferma per lo sciopero. Morto un uomo durante gli scontri con la polizia

ATENE – Sono stati violenti gli scontri scoppiati ad Atene oggi per lo sciopero generale che ha letteralmente bloccato l’intero paese.

Un uomo di 66 anni è morto durante gli scontri in piazza. Nel mezzo di una carica infatti  l’uomo sarebbe rimasto dapprima ferito accasciandosi a terra. Durante il suo trasporto in ospedale con l’ambulanza, l’uomo è invece morto, sembra per un arresto cardiaco. Questo è quanto ha riferito la radio locale Skai. Il bilancio parla anche di altri 5 feriti gravi, tra cui anche 2 agenti.

La polizia in assetto anti-sommossa ha sparato diversi lacrimogeni per disperdere centinaia di black bloc che hanno scagliato bottiglie incendiarie nei pressi di Piazza Syntagma. Alcuni giovani hanno lanciato molotov e sassi contro gli agenti. Secondo la polizia nelle strade di Atene sarebbero scesi circa 25mila manifestanti. 

Quello di oggi è stato il secondo sciopero generale in tre settimane contro le misure di austerità del governo.

Le 24 ore di sciopero, indette dalle due principali sigle sindacali, Gsee e Adedy, sono a ridosso del vertice dei capi di stato e di governo che si aperto oggi a Bruxelles.  Atene ha varato infatti altri 11,5 miliardi di euro di sacrifici per convincere Ue e Fmi a sbloccare la seconda serie di aiuti da 130 miliardi di euro. Probabilmente i leader europei non decideranno tra oggi e domani il via libera alla nuova tranche di aiuti, ma comunque discuteranno del caso greco. Entro novembre gli aiuti dovranno essere sbloccati per evitare il default del paese.

Lo sciopero generale ha prodotto la totale  paralisi dei trasporti, la chiusura degli uffici pubblici, di molti negozi e delle banche e il funzionamento a scartamento ridotto degli ospedali.

Allo sciopero odierno hanno infatti  aderito i liberi professionisti, i commercianti, i medici ospedalieri, i dipendenti delle banche e degli Enti previdenziali, gli impiegati nelle imprese a partecipazione statale e i marittimi. Quindi anche i traghetti da e per le isole resteranno all’ancora nei porti. Gli avvocati sono in sciopero da tre giorni, mentre i giornalisti e gli addetti ai mezzi d’informazione, che hanno scioperato dalle 06:00 di ieri mattina sino alla stessa ora di stamani, si sono astenuti dal lavoro dalle 11:00 fino alle 15.00 di oggi.

Fermi per tutta la giornata i mezzi di trasporto pubblici ad eccezione dei treni urbani che funzioneranno regolarmente sino alle 21:00 per facilitare gli spostamenti di coloro che vogliono partecipare alle manifestazioni, mentre i taxi sono restati fermi dalle 08:00 sino alle 17:00. Anche i controllori di volo si sono astenuti dal lavoro per tre ore  dalle 10:00 alle 13:00 nessun aereo è decollato o atterrato negli aeroporti della Grecia.

«Grande rammarico» è stato espresso dal primo vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, parlando anche a nome dell’europarlamentare Debora Serracchiani, per la vittima degli scontri in Grecia. Prima di cominciare una conferenza congiunta, Pittella ha ricevuto la notizia di una persona rimasta uccisa negli scontri di piazza in Grecia e ha voluto esprimere il dolore suo e della Serracchiani. «Si possono fare sacrifici – ha aggiunto – e risparmi, ma in nessun modo bisogna mettere in crisi il modello sociale e l’Unione europea». Di fronte a quanto accaduto oggi in Grecia è «più che mai attuale e urgente» procedere alla revisione del memorandum« che è alla base della concessione degli aiuti Ue. “Le notizie che arrivano dalla Grecia, con la morte di un uomo durante le proteste di piazza contro i tagli – sottolinea Pittella – sono la tragica conferma di quanto sia alto il prezzo che l’Europa rischia di pagare alla politica dell’austerità a tutti i costi. Il risanamento di bilancio non può essere insensibile alle istanze sociali più elementari e va assolutamente accompagnato alla difesa dei diritti di cittadinanza e della dignità delle persone”.

 

 

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