La sfida temibile della Corea del Nord. Lanciato il missile nello spazio

La comunità internazionale dissente

PYONGYANG –  La Corea del Nord ha ha annunciato di aver messo in orbita un satellite, ma in realtà il dittatore del più recluso regime comunista del pianeta, Kim Jong-Un, sfida il mondo con quello che, secondo la  comunità internazionale, è un missile di lungo raggio. Alla vigilia del primo anniversario della morte del ‘caro leader’, Kim Jong-il, il suo erede, in aperta sfida alle risoluzioni delle Nazioni Unite, ha proclamato di aver messo in orbita un satellite.

Il missile, lanciato alle 09:49 ora locale (in piena notte italiana) avrebbe seguito la traiettoria prevista. Gli Usa, confermando che è stato lanciato un oggetto nello spazio, hanno parlato di atto «altamente provocatorio che minaccia la sicurezza regionale». Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha parlato di «aperta violazione» di una risoluzione del Palazzo di Vetro. Su richiesta del Giappone, il Consiglio di Sicurezza si riunirà d’urgenza nelle prossime ore.

Il lancio era stato ampiamente annunciato nelle scorse settimane dal regime di Pyongyang ed era atteso tra il 10 e il 22 dicembre. Il missile -secondo quanto riferito, tra l’altro anche dall’agenzia nordcoreana KCNA- è stato lanciato dalla base di Sohae, nella parte nordoccidentale del Paese, è volato sopra l’isola giapponese di Okinawa ed è poi caduto in parte al largo della penisola coreana, in parte nelle acque dell’oceano al largo delle Filippine. Pyongyang insiste che il lancio rientra in un progetto pacifico, «scientifico e tecnologico» per mettere in orbita un satellite per l’osservazione terrestre: «La seconda versione del satellite Kwangmyongsong-3 è stato lanciata con successo dalla base di Sohae dal razzo vettore Unha-3», ha annunciato l’agenzia del regime, e «il satellite è entrato in orbita come previsto».
Ma la comunità internazionale è furente. Il Giappone, che era in grande allerta, non ha provato ad abbatterlo; ma il portavoce del governo, che ha protestato «fortemente», ha parlato di atto «deplorevole» che «il nostro Paese non può tollerare». Mosca si è detta «profondamente dispiaciuta», ha aggiunto che il lancio «ignora l’opinione della comunità internazionale, compresi gli appelli russi» e ha chiesto a Pyongyang di non violare le risoluzioni Onu che le proibiscono questo tipo di attività. La Cina ha condannato il lancio e
chiesto una reazione «prudente e moderata» delle parti, per non incentivare un’escalation di tensione, e del Consiglio di Sicurezza per «mantenere la pace nella penisola coreana. William Hague, capo del Foreign Office, lo ha definito »un atto provocatorio che aumenterà la tensioni nella regione.

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