Russia, armamenti. Varato un nuovo sottomarino nucleare di ultima generazione

MOSCA – La Russia di Vladimir Putin continua a mostrare i muscoli nel tentativo di far passare il messaggio che la  superpotenza militare sta tornando esattamente come  lo fu l’Unione Sovietica.

L’ultimo atto è l’entrata in servizio nei prossimi giorni del nuovissimo sottomarino atomico lanciamissili intercontinentali a testata multipla (Slbm), lo «Yuri Dolgoruki», il primo della nuova classe Borei, di cui entro il 2017 ne dovrebbero essere costruiti altri sette. Lo ha annunciato il capo di stato maggiore Victor Chirkov, secondo il quale il Dolgoruki sarà attivo «entro il 30 dicembre».

Lo «Yuri Dolgoruki» è un mostro lungo 170 metri con un dislocamento di 24.000 tonnellate, armato con 16 missili balistici intercontinentali ‘Bulavà (l’orgolio delle forze armate russe e versione navale del Topol), che possono trasportare da un minimo di 6 ad un massimo di 10 testati nucleari indipendenti: si tratta in totale di una spaventosa potenza di fuoco di ben 160 bombe atomiche ognuna di potenza pari a 150 kilotoni, circa 10 volte la potenza della bomba di Hiroshima.  I Bulava, con una gittata tra 8.000 e 16.000 km, secondo Mosca sarebbero in grado di ‘bucarè qualsiasi sistema di scudo anti-missile. Ai Bulava si aggiungono 21 missili anti-sommergibili SS-N-15 a breve raggio (37 km) armati di una testata atomica tattica. Ha un equipaggio di 130 marinai e raggiunge una velocità massima di 25 nodi (46 km/H) I sottomarini come il DolgorUki della nuova classe Borei sono leggermente più piccoli della più celebre classe Tifone, quella immortalata da Tom Clancy in «caccia all’Ottobre Rosso», ma sono più silenziosi e maggiormente armati. Si dovrà ora verificare se l’economia petro-dipendente di Mosca consentirà di realizzare le altre unità in programma.

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