Nuove norme europee tra rigore ed equità

La UE rafforzerà i controlli sui bilanci, dopo che l’Europarlamento ha firmato aggiungendo delle correzioni in favore dell’economia

ROMA – La nuova legislazione europea rafforzerà il coordinamento della sorveglianza sul bilancio per tutti i paesi dell’area euro, in base al meccanismo del “Two Pack” (firmato dal Parlamento Europeo il 12 marzo) in base all’accordo raggiunto nel febbraio precedente con il Consiglio e con la Commissione  il documento sarà accompagnato da una dichiarazione formale (della Commissione) con cui questa istituirà un gruppo di esperti per valutare la possibilità di mutualizzare parte dei debiti nazionali dell’eurozona, attraverso un fondo.
 
Il presidente del gruppo dei Liberali e Democratici (ALDE) al Parlamento Europeo, Guy Verhofstadt, ha dichiarato: “abbiamo sostenuto l’idea che un fondo di redenzione del debito, come suggerito dal consiglio consultivo economico tedesco, venisse adeguatamente esaminato sia come modo di abbassare il debito eccessivo dell’Eurozona che di ridurre gli alti interessi addebitati dai detentori dei titoli ai governi che prendono a prestito in molti stati componenti, il che sta trattenendo gli investimenti essenziali e la ripresa economica.”
 
Il fondo con cui l’Europa dovrebbe essere in grado di gestire unitariamente parte dei debiti più onerosi (che oggi pesano sui bilanci degli stati) rappresenterebbe un elemento di solidarietà, complementare alla più stretta sorveglianza sul bilancio. Il gruppo di esperti dovrebbe presentare il suo rapporto finale sottoponendolo alla valutazione della Commissione prima della fine del suo mandato.  “Abbiamo nuovi strumenti preventivi per evitare che gli stati componenti accumulino debito, permettendo un monitoraggio delle situazioni finanziarie che possono minacciare l’intera area euro – ha affermato  il portavoce dell’Alleanza Liberali e Democratici per l’Europa sulla sorveglianza rafforzata per gli stati in difficoltà, Sylvie Goulard (Francia) – completando l’attuale quadro, finalmente renderemo l’Europa libera di iniziare a lavorare su altri urgenti pilastri di costruzione europea verso una piena unione economica e monetaria.”
 
L’accordo “Two-pack” consiste in sintesi in una regolamentazione che stabilisce che i paesi della eurozona sottoporranno le loro bozze di bilancio alla Commissione, per permettere revisioni finalizzate ad un maggiore coordinamento economico, ma stabilisce anche un chiaro quadro legale nel quale la UE dovrà trattare con gli stati che si trovano in difficoltà finanziare o nella necessità di assistenza finanziaria.  Il meccanismo fornirà quindi alla Commissione maggiori poteri, rafforzandone però il controllo democratico: regole più chiare per i paesi che richiedono assistenza finanziaria alla UE, con assicurazioni di trasparenza da parte dei supervisori. Il Parlamento Europeo coi propri emendamenti ha mirato a sostenere l’economia, prevedendo che la Commissione sui bilanci consideri (nella valutazione della situazione di ogni paese) aspetti concreti come la necessità di salvaguardare gli investimenti finalizzati alla crescita.
 
Quando un paese verrà spinto a riduzioni di spesa, bisognerà evitare che queste colpiscano l’istruzione e la sanità e la valutazione dovrà essere resa più flessibile nel caso di gravi recessioni. Insomma, c’è da sperare che questo secondo capitolo venga implementato e non resti di nuovo solo la gestione della cassa attraverso il rigore, sistema che ha dimostrato un palese fallimento in Grecia e nel Mediterraneo.

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