Cambogia, crolla fabbrica di scarpe. 100 operai intrappolati sotto le macerie

PHNOM PENH – Più di cento operai intrappolati ed un bilancio di almeno 6 morti. Tra cui 5 donne e un uomo. Questo il bilancio del tutto provvisorio del crollo di un tetto di una fabbrica di calzature in Cambogia. Un bilancio confermato anche da Ith Sam Heng, ministro per gli affari sociali, che ha annunciato che non c’è nessun operaio ancora intrappolato sotto le macerie.

 
Il tutto è successo nella provincia di Kampomg Speu, a circa 40 km a sud di Phnom Penh, la capitale del sud est asiatico. Un dramma che si è consumato durante il cambio turno, verso le 7 ora locale. Pare che tra la cause della tragedia vi sia un cedimento causato dai macchinari troppo pesanti presenti al piano superiore dell’edificio. Un eccessivo carico di peso che avrebbe causato il crollo di un asse di acciaio che sosteneva la parte di congiunzione di due edifici distinti. Almeno questo è quanto riferito dal capo della polizia locale Khem Pannara.
 
Secondo quanto rivelano fonti sindacali la fabbrica in questione sarebbe la Wing Star, un plesso di proprietà taiwanese, che produce tra le altre, scarpe per il marchio sportivo giapponese Asics. I prodotti erano destinati a Europa e Usa. Affermazioni confermate dalla compagnia Asics, che ha confermato come la fabbrica crollata faccia parte della nutrita rete di fornitori di calzature sportive. Lo scorso marzo, gli operai della Wing Star Shoes avevano scioperato per chiedere un aumento di salario e migliori condizioni di lavoro. Un settore difficilmente modificabile, vista l’incidenza di tutto il comparto tessile sull’economia nazionale. Sono oltre 500 mila le persone impiegate, e circa 4,6 miliardi di dollari di fatturato, che contribuisce più di ogni altro settore alle export. Il salario minimo è di 75 dollari.
 
Ma la tragedia della Wing Star non è la sola. In molti ricorderanno il crollo del 24 aprile della Rana Plaza, a Dacca, in Bangladesh. In quel caso sono stati più di mille e cento i morti del crollo del complesso che ospitava l’industria tessile. Casi che tengono aperto il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in Asia.

 

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