Londra. Soldato ucciso a Londra. Ecco il video in cui il killer parla

LONDRA – A Londra si respira un clima di tensione dopo l’attacco a Woolwich che ha provocato la morte di un soldato, ucciso a colpi di machete. I due aggressori fermati dalla polizia sono entrambi britannici, uno di questi, Michael Abedolajo, si è convertito recentemente all’islam ed era già noto alle forze dell’ordine poichè era solito distribuire volantini radicali contro le truppe britanniche  e il loro coinvolgimento nella guerra in Afghanistan e Iraq.

Secondo quanto scrive il sito web di Sky News, Adebolajo, la cui famiglia è originaria della Nigeria, e nato e cresciuto a Londra. Studiava alla Greenwich University, ma non si sa ancora cosa, e su Facebook ci sono già messaggi di suoi ex compagni che ricordano di essere andati a scuola con lui a East London.

Il Sun ha pubblicato oggi un video che ritrae uno dei due assassini del militare trucidato a sud di Londra. Le mani ancora insaguinate, un coltello da cucina e una mannaia. «L’unica ragione per la quale abbiamo ucciso quest’uomo oggi è perché dei musulmani sono uccisi quotidianamente da soldati britannici. Con questo soldato britannico, abbiamo fatto occhio per occhio e dente per dente», ha dichiarato l’assassino.

«Giuriamo ad Allah l’Onnipotente che non fermeremo mai la lotta fino a quando non ci lasceranno tranquilli. Che cosa dobbiamo fare se vogliamo vivere secondo la Sharia nelle terre musulmane?» ha proseguito parlando con un accento di Londra.  «Fratelli, voi siete gli estremisti! Quando sganciate bombe, pensate che ucciderete una persona o potete decimare un’intera famiglia? Questa è la realtà», ha aggiunto. Intanto il primo ministro David Cameron è rientrato in anticipo a Londra dalla Francia per presiedere la riunione del Comitato di sicurezza Cobra, convocata dopo l’uccisione di ieri. “E’un attacco alla Gran Bretagna ma anche un tradimento dell’Islam e delle comunità di musulmani che tanto danno a questo Paese”, ha detto il primo ministro. Per poi aggiungere: «Chi ha fatto questo cerca di dividerci, ma dovrebbe sapere che il risultato è renderci più uniti e renderci più forti». Il titolare di Downing Street ha parlato al termine di una riunione del comitato di crisi, il Cobra, in cui è stato fatto il punto sulle indagini e sulle misure di sicurezza. A Londra l’allerta è alta, con 1.200 poliziotti in servizio in più per far fronte al pericolo di altri attentati. Cameron ha promesso che saranno studiate tutte le misure per difendere la popolazione ma, ha aggiunto, «la migliore risposta è tornare alla normalità».

Intanto la polizia britannica che indaga sul
 brutale omicidio  ha annunciato 
di aver arrestato altre due persone. Un uomo e una donna, entrambi 29enni, sono stati arrestati per
 complotto in omicidio e sono sotto custodia di polizia in una
 stazione nel sud della capitale di Londra, ha riferito in una nota Scotland Yard.

Il militare ucciso si chiamava Lee Rigby

Il soldato britannico massacrato sulle strade di Londra era un padre di famiglia di 25 anni che era stato in Afghanistan a combattere contro i talebani. Lo ha annunciato il ministero della Difesa britannico.   Le autorità hanno diffuso le generalità del militare assassinato ieri vicino a una caserma militare a Woolwich: la vittima del sanguinoso attacco si chiamava Lee Rigby, era un mitragliere del secondo battaglione del reggimento militare dei Fucilieri. Tifoso sfegatato della squadra di calcio del Manchester United e suonatore di tamburo nella banda militare, era stato di stanza anche in Germania e a Cipro ma al momento del vile attacco era operativo a Londra.

«Padre affettuoso di suo figlio Jack, due anni, Rigby mancherà molto a tutti quelli che lo conoscevano. I pensieri e le preghiere del reggimento sono rivolte alla sua famiglia durante questo periodo estremamente difficile», ha spiegato in una nota il ministero della Difesa. Rigby era nato nel luglio 1987 a Manchester, nordovest dell’Inghilterra. Nel 2009 era stato dispiegato nella provincia di Helmand in Afghanistan, nell’ambito della forza a guida Nato che combatte i talebani. Anche il primo ministro britannico, David Cameron, ha voluto rivolgere le condoglianze alla famiglia Rigby: «Abbiamo perso un soldato coraggioso», ha detto.

 

 IL VIDEO

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